martedì 22 gennaio 2013

Restare Umani: prima lezione del corso di giornalismo

Ieri sera ho tenuto la prima lezione del Corso di Giornalismo organizzato dal Circolo Culturale Restare Umani, in collaborazione con il Centro Studi FD di Paderno Dugnano.
Abbiamo parlato della nascita del giornalismo scoprendo che affonda le radici nel mondo antico, e in particolare nella Roma di Giulio Cesare. Fu il divo Giulio infatti a pubblicare il primo "quotidiano" murale della storia: gli Acta Diurna, una raccolta di notizie i cui contenuti erano in parte ufficiali (notizie giudiziarie,  decreti imperiali, del  Senato  e dei  magistrati)  e in parte privati (annunci di nascita, di matrimonio e di morte). Gli Acta erano scritti su una tavola imbiancata, l'album, e la loro pubblicazione proseguì fino a che Roma rimase capitale dell'impero.
L'informazione, lo aveva capito benissimo il primo Cesare, è l'essenza del potere e detenerne il controllo è fondamentale.
I giornali propriamente detti però cominciano ad esistere in Europa solo dopo l'invenzione dei caratteri mobili e del torchio da stampa di Gutemberg. I primi a venire stampati e diffusi in più copie erano gli informatori commerciali delle compagnie di navigazione che davano notizie sui noli, sulle navi e sul loro carico. Si diffusero alla fine del 1500 ad Anversa, Francoforte e Londra. La prima gazzetta di corte però venne stampata a Parigi per volere di Richelieu, edificatore della Francia. Si trattava di prodotti di piccolo formato a periodicità tipicamente settimanale, che contenevano anche illustrazioni di battaglie, o ritratti di sovrani e uomini politici.
In Europa, fin dall'inizio, la stampa si divide in due campi: quella anglosassone e Nord europea è una stampa figlia del mercato, quella mediterranea è una stampa di corte utilizzata dal principe per parlare ai nobili.
Il primo quotidiano uscì a Lipsia nella seconda metà del 1600 e si chiamava "Notizie fresche sulla guerra e sul mondo". Era un giornale in foglio, cioè impaginato in colonna senza titolazione, ma è nel 1700 che i quotidiani si moltiplicheranno. Nel Nord saranno i fogli della prima rivoluzione industriale e nel Sud della Rivoluzione francese. Negli anni seguiti alla presa della Bastiglia, in Francia, si conteranno circa 200 giornali. Il loro numero però si ridurrà di molto durante il Terrore e scompariranno quasi del tutto sotto il dominio di Napoleone.
Il paese dove i quotidiani avranno il loro più forte sviluppo sarà la Gran Bretagna, paese in cui vedranno la luce i primi quotidiani della sera e la stampa rosa dedicata al pubblico femminile.
Ma il giornalismo moderno nascerà oltre Atlantico, nella prima metà dell 1800, nella terra della libertà: gli Usa.
In quegli anni gli Stati Uniti conobbero uno straordinario sviluppo industriale sostenuto dalla manodopera immigrata dall'Europa. I lavoratori americani guadagnavano di più, erano più colti e più portati ai consumi culturali di quelli europei. Per soddisfare la loro domanda di lettura nacque nel 1833 il Sun, il capostipite della "penny press", la stampa popolare che costava appunto un solo centesimo di dollaro, contro i sei cent degli altri giornali. Inoltre, mentre questi venivano diffusi per abbonamento, il Sun si vendeva per strada dove veniva distribuito dagli "strilloni". La testata il cui motto era "it shines for all", dichiarando così il suo voler essere un giornale di massa, in due anni raggiunse l'enorme (per l'epoca) tiratura di 15mila copie al giorno.
La stampa popolare pubblicava spesso notizie fasulle, scritte con un linguaggio facile e accessibile, ma queste qualità non dispiacevano al pubblico che leggendo la "penny press" cercava soprattutto evasione.
Nello stesso tempo nel cuore della metropoli nasceva con il New Yorker anche la stampa colta rivolta a un altro tipo di pubblico urbano. Il periodico che offriva una scrittura di alto livello inventò l'intervista, un genere di giornalismo che garantiva la veridicità e l'autorevolezza delle notizie citando la fonte e riportando la diretta testimonianza del protagonista dei fatti narrati.
La seconda lezione del corso si terrà venerdì 25 gennaio sempre dalle 18,30 alle 20,30.

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