giovedì 17 gennaio 2013

On the road again


Sabato 26 gennaio all'auditorium Tilane il Circolo Culturale Restare Umani ha organizzato il 2° reading di poesia e narrativa di Paderno Dugnano con tema "Storie di viaggio".
Questa sera ho pensato a cosa mi piacerebbe leggere in pubblico e non sono riuscito a pensare ad altro che alla canzone della mia giovinezza, quella che è stata la colonna sonora dei viaggi solitari da me intrapresi allora come tentativi di evasione da una realtà grigia e insopportabile: "Sognando California". 
La canzone originaria "California dreamin", è dei Mamas & Papas che l'hanno scritta nel 1963. La sua versione italiana cantata dai Dik Dik, ma anche dall'Equipe '84, è del 1966 con il testo adattato dall'inevitabile Mogol.
La musica e le parole, ai primi soffi della primavera milanese, mi mettevano in moto e una bella mattina mi ritrovavo zaino in spalla, con dentro una tendina canadese e un sacco a pelo, in piazzale Corvetto, con il mio pollice alzato in direzione Sud.  Le mie gambe e il mio cuore eccitati dalla canzone mi spingevano verso il sole, verso il mare blu e i gelsomini della selvaggia Calabria, i fichi d'india e gli oleandri della misteriosa Sicilia. 
Salivo sul primo camion e via, mi lasciavo alle spalle tutto il grigiore della città-fabbrica mentre le parole giravano nella mia mente con un suono magico. 

Cielo grigio su
Foglie gialle giù
Cerco un po' di blu 
Dove il blu non c'è 
Sento solo freddo 
Fuori e dentro me 
Ti sogno California 
e un giorno io verrò..

Non sempre ce la facevo ad arrivare al mare blu profondo che sognavo. Uno dei miei primi viaggi a 17 anni finì miseramente sotto una pensilina della vecchia autostrada Napoli-Salerno. Era da tre giorni che prendevo acqua, aveva cominciato a piovere a Viareggio e non aveva mai mollato. Mollai io. Era notte e faceva freddo, i miei vestiti erano fradici. Si fermò un tizio che andava verso Montecassino, verso Nord e tornai indietro. Battuto per quella volta, ma non sconfitto. Anni dopo, quando ho letto Keruac, ho scoperto che anche il suo primo viaggio in autostop verso Ovest era finito così, sotto la pioggia, ai bordi di un'autostrada.
Ancora oggi l'incantesimo delle parole di "Sognando California" mi lancia dei brividi lungo la spina dorsale e non so cosa pagherei per essere ancora giovane, forte, pulsante di vita e di desiderio, di voglia di lasciare tutto per andare alla scoperta dell'ignoto. On the road again.

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