sabato 26 gennaio 2013

Benvenuta sinistra

Segnalo la lettura, sul sito di Gianfranco Massetti, di questo commento alla composizione delle liste elettorali del PD.  

Un fatto è un fatto è un fatto. Si potrebbe commentare così l’ avvio di questa campagna elettorale. Il PD si presenta alle elezioni politiche insieme a Sel e al PSI. Non con l’UDC e nemmeno con Monti.
Oppure si potrebbe ricordare il titolo di un film di Leone,”Su la testa”, pensando allo slogan “benvenuta sinistra” di Sel. Ma non meno suggestivo e azzeccato è “L’Italia giusta” di Bersani. Per me il PD è un moderno partito di sinistra, nell’attuale contesto italiano ed europeo. E’ quello per cui io mi batto.
Certo le sue liste sembrano un po’ la macedonia ma, per il metodo della selezione e la qualità delle candidature, non esiste obiettivamente paragone con altri partiti politici. Io guardo con interesse ad alcuni segnali chiari. E’ un fattore di chiarezza che i Calearo, i Rutelli, la Baio e la Binetti se ne siano andati e che Reggi non sia stato presentato. Come è un bene che Matteo Colaninno sia rimasto. Qualche attenzione in più però dovremmo farla nel compilare le liste.
Male ad esempio la posizione di Oriano Giovanelli, per anni segretario di Lega Autonomie, solo 12°alla Camera nelle Marche ma tra i più competenti nel settore degli enti locali, proprio quando si tratta di riformare l’assetto delle autonomie locali (province, regioni, comuni) e di Vincenzo Vita, solo 18° al Senato nel Lazio, la persona che più ha contrastato l’egemonia berlusconiana in Rai.
Ricordiamo anche la proposta sbagliata, fatta al ministro Andrea Riccardi, persona rispettabile, a cui si è ripetutamente offerto la corsa a Roma (regione e comune) per poi trovarselo accanitamente contro in campagna elettorale. Simil Monti.
Il mio è un atteggiamento settario? Mi piacciono solo gli uomini e le donne dichiaratamente di sinistra ? No.
Apprezzo la coerenza, la lealtà e la chiarezza di persone come Dario Franceschini, 1° alla Camera in Emilia Romagna, e di Rosy Bindi ,1^ alla Camera in Calabria, come quella di Matteo Renzi che si sta comportando da leader anche se le sue idee non mi piacciono e non le sosterrò.
Meritano una citazione Valeria Fedeli,sindacalista CGIL,prima al Senato in Toscana, Ignazio Marino, primo al Senato in Piemonte, Miguel Gotor, primo al Senato in Umbria, Paola Concia, terza al Senato in Abruzzo, Corradino Mineo, direttore di Rai News, primo al Senato in Sicilia, e Stefano Fassina, consigliere economico di Bersani, terzo al Senato nel Lazio.
Ne faccio, come sempre, una questione di idee e di proposte: non di etichette o di consorterie.
Io sto con la mia classe e il mio popolo, si sarebbe detto un tempo; ma anche oggi, detto così, è chiaro.
Tra tutti i candidati in lista, ne segnalo cinque meritevoli, secondo me, di attenzione ricordando che possiamo esprimere preferenze solo per i candidati alla Regione Lombardia, mentre per la Camera e il Senato non si devono esprimere preferenze.
1.Barbara Pollastrini, già ministro per i Diritti e le Pari Opportunità nel secondo governo Prodi, è stata la candidata più votata alle primarie del PD in Provincia di Milano ed è in testa di lista insieme a Bersani, terza alla Camera in Lombardia. Una persona che si è battuta con coerenza per i diritti civili di tutti, anche degli omosessuali.
2.Ferruccio Capelli, candidato alla Regione Lombardia. Direttore della Casa della Cultura che ha riportato, in questi anni, al centro del dibattito culturale e politico della sinistra.
E’ autore di diversi saggi tra cui consiglio “Sinistra light “del 2008 e “Indignarsi è giusto” del 2012.
3.Mario Tronti, il più lucido pensatore politico e filosofo della sinistra italiana dalle idee non sempre condivisibili. Oggi presidente del Centro per la Riforma dello Stato.
Autore del memorabile “Operai e capitale” del 1966,di numerosi saggi e dell’ultimo “Dall’estremo possibile” del 2011. (decimo al Senato in Lombardia),
4.Franco Cassano,professore dell’Università di Bari, uno dei più originali intellettuali italiani, di cui si parla come possibile ministro per l’Università. Ha scritto dei bellissimi libri che consiglio vivamente di leggere: “Modernizzare stanca”, “Homo civicus”, ”Il pensiero meridiano” e l’ultimo “L’umiltà del male”. primo alla Camera in Puglia).
5.Guglielmo Epifani, primo segretario socialista della CGIL strenuo garante dell’autonomia sindacale da governi e partiti (primo alla Camera in Campania).
Mentre auguriamo al PD di vincere (ma non sottovalutiamo gli avversari) inviamo un augurio sincero anche al rinato PSI di Nencini, a Sel e al suo coraggioso, ma verboso, presidente Nichi Vendola.

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