martedì 20 novembre 2012

Via Giovanni Pesce, Paderno Dugnano


Giovanni Pesce (Visone, 22 febbraio 1918 – Milano, 27 luglio 2007) è stato un comandante partigiano e politico italiano, uno degli ultimi reduci delleBrigate Internazionali della Guerra civile spagnola, insignito della Medaglia d'oro al valor militare e consigliere comunale di Milano dal 1951 al 1964.
Dopo la guerra di Spagna rientrò in Italia nel 1940 ma fu subito arrestato e inviato al confino sull'isola di Ventotene, ove conobbe alcuni tra i massimi rappresentanti politici dell'antifascismo italiano, come lui ristretti nell'isola dal regime fascista.
Liberato nell'agosto del 1943, si unì alle prime formazioni partigiane e fu tra i fondatori dei GAP di Torino. Operò nella clandestinità a Torino e Milano dove guidò e organizzò la guerriglia cittadina contro i tedeschi e la milizie fasciste fino alla Liberazione.
Per le sue attività nella Resistenza italiana, il 23 aprile 1947 è stato insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare per decreto del Presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi.
Dopo la seconda guerra mondiale è stato consigliere comunale a Milano nelle file del Partito Comunista Italiano, dal 1951 al 1964, e consigliere nazionale dell'ANPI fin dalla fondazione. Nel 1991entrò nel Partito della Rifondazione Comunista, continuando sino alla fine la sua attività politica e di testimonianza sulla Resistenza e i suoi valori.

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