lunedì 12 novembre 2012

Primarie, i candidati del centrosinistra stasera in Tv


Questa sera alle 20.30 andrà in onda su Sky e Cielo (canale 26 del digitale terrestre) il primo confronto televisivo tra i candidati alle primarie del centro sinistra. Bersani, Renzi, Puppato, Tabacci e Vendola si sfideranno in diretta tv. Il format dell’evento è molto made in Usa. I cinque saranno in piedi dietro un leggio trasparente, ognuno il suo, potranno muoversi in direzione del pubblico mentre rispondono alla domanda proveniente dagli spettatori in studio. L’unico modo per obiettare alle affermazioni degli altri concorrenti sarà quello di utilizzare tre bonus per la replica. Lo show condotto da Gianluca Semprini sarà visibile anche sugli smartphone e sui tablet.
Per la prima volta, chi dice una bugia viene pizzicato immediatamente tramite il fact checking, ovvero la verifica dei fatti in tempo reale. Funziona così. L’università di Tor Vergata ha messo a disposizione di Sky un gruppo di docenti e ricercatori a cui è affidato il controllo della veridicità delle cifre citate dai concorrenti e anche della praticabilità delle loro promesse. L’esito dei riscontri sarà tra i temi che verranno discussi nel post-confronto, la trasmissione condotta da Massimo Leoni che cercherà di capire chi ha vinto e chi ha perso il match.
 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

i candidati di centrosinistra hanno iniziato da qualche settimane la loro campagna elettorale in vista delle primarie; il centrodestra pare avviarsi nella stessa direzione; tutti enfatizzano il valore altamente democratico delle primarie; in pochissimi sembrano accorgersi di quanto, in realtà, le primarie in un sistema parlamentare quale il nostro ancora è, siano sostanzialmente inutili. per quanto, da quando berlusconi è in politica, la contesa elettorale sia stata spesso presentata come il pronunciamento in favore di un candidato, fosse berlusconi, prodi o veltroni, in realtà gli elettori non votano per il capo del governo; votano sempre e soltanto per determinare la composizione del parlamento. e allora mi chiedo: che il vincitore per il centrosinistra sia renzi o vendola, , che quello del centrodestra sia alfano o maroni, cosa conta ai fini pratici? chiunque diventi poi il capo del governo, la sua attività e il suo rapporto con i cittadini, sarà sempre indiretto; il suo interlocutore sarà sempre,in prima battuta, il parlamento che, delle indicazioni delle primarie, ha il sacrosanto diritto costituzionale di infischiarsi.
insomma, a me questa faccenda delle primarie, sembra la solita cosetta all'italiana: sì è bella, magari può avere anche una certa utilità, ma non ha fondamento giuridico; per il momento rimane un bellissimo, democratio esercizio di stile.

un cordiale saluto
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Caro Andrea, a te sembra poco questo "bellissimo" esercizio di democrazia? Sai perché sono nate le primarie negli Stati Uniti? E sai quanto tempo ci hanno messo a diventare una istituzione regolata dalla legge?

Anonimo ha detto...

sì arcari; avevo letto il suo interessante post al riguardo;
però mi chiedo: vale la pena esprimere una chiara indicazione su chi si vorrebbe a guida del paese, se poi questa indicazione può essere disattesa dal parlamento? gli elettori non sono ancora ritenuti abbastanza maturi da scegliersi direttamente il proprio leader a livello nazionale, così come ormai da tempo fanno a livello comunale e regionale? ma mi rendo conto che sto uscendo dal seminato e queste considerazioni hanno una valenza che va oltre il discorso sulle primarie.

un cordiale saluto
andrea favrin