venerdì 12 ottobre 2012

Il celeste diffamatore eletto grazie a 926 firme false


Roberto Formigoni è un diffamatore ed è stato eletto nel 2010 grazie a 926 firme false di cittadini raccolte a sostegno della presentazione della sua lista. Lo ha stabilito il giudice Carmen D’Elia che lo ha condannato a 110 mila euro di risarcimento per aver diffamato i Radicali della lista Bonino-Pannella, nelle persone del candidato alle elezioni regionali 2010 Marco Cappato e di Lorenzo Lipparini, tacciandoli di aver partecipato a una macchinazione finalizzata a escludere il centrodestra dalla competizione elettorale. Il risarcimento è così costituito: 50mila euro a Marco Pannella come rappresentante della lista, 30 mila euro a testa ai due militanti.
La reazione del "celeste" governatore ciellino  alla sentenza è stata degna di un capobanda impunito: "Quando c'è di mezzo Formigoni si innovano anche le leggi. È la prima volta - ha dichiarato - che un tribunale mette bocca in una polemica tra politici. È una sentenza che istituisce un precedente"Insomma per il Presidente della Regione Lombardia i reati di falso e di diffamazione di cui si è macchiato sarebbero solo "polemiche politiche" perché questa è la sua visione della "legalità".
Nel 2010 non contento di negare platealmente l'evidenza in merito alle firme palesemente false a sostegno della sua candidatura pretese di ribaltare le accuse di falso sui suoi accusatori addebitando agli esponenti Radicali, quello che avevano fatto lui e i suoi scagnozzi, cioè manipolare le liste. Ma il pm Mauro Clerici ha accertato che le 926 firme raccolte da Formigoni erano effettivamente false e che senza le quali le sue liste nel 2010 non avrebbero potuto presentarsi al voto: vicenda per la quale un altro inquirente, Alfredo Robledo, ha chiesto il rinvio a giudizio di un nugolo di consiglieri provinciali Pdl, della responsabile elettorale Pdl, Clotilde Strada, e (come istigatore) dell'allora coordinatore Pdl e oggi presidente della Provincia di Milano Guido Podestà.
E' incredibile che la Lega ieri abbia deciso di tenere ancora in piedi Formigoni e il suo sistema di potere in cambio di qualche poltrona e di qualche improbabile riforma...padana. Evidentemente Maroni, Salvini, Calderoli e company hanno deciso di suicidarsi e sparire per sempre. Detto questo complimenti ai Radicali che con la loro iniziativa a difesa della democrazia e della legalità hanno finalmente inchiodato questo arrogante ras clerico-fascista di una Italia che non ha più niente di normale.

5 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

I piccoli radicali a partire dall'appoggio a Pisapia nella Milano feudo del centrodestra, passando per la lotta per la trasparenza nei contributi ai gruppi consiliari del Lazio e arrivando a Formigoni hanno mostrato che non è necessario avere il 51% per fare lotta politica, come sostiene la Lega, ma che si può anche con poco contribuire fortemente a un processo su cui qualche anno fa non avrebbe scommesso un centesimo nessuno: il passaggio dal Berlusconi trionfante delle ultime regionali, che sembrava eterno, alla sua macchietta di oggi.
Purtroppo da quello che ho capito il PD non ha mostrato interesse nel mantenere la alleanza coi radicali che dovranno correre da soli, rischiando paradossalmente di essere l'unico dei partiti odierni a non entrare nei prossimi consigli regionali..

Anonimo ha detto...

Arcari,non Ti arrabbiare, se no Ti scappa l'insulto e quasto non inciderebbe sull'amicizia ma mi farebbe male.
Va bene che nessun mezzo è giustificato dai fini,ma cosa desideriamo? la sanità della Puglia,i bilanci della Sicilia,l'amministrazione del Lazio etc.Convengo che gran parte del merito è del popolo lombardo,ma insomma il Celeste qualche qualità buona ce l'ha o no.
E poi non è che dei giudici mi fido troppo,quando si avvicinano le elezioni scatenano sempre la Bagarre.
Detto ciò,
sai che non sono ne clericale ne berlusconiano.
saluti
pierino favrin

carlo arcari ha detto...

Caro Pierino, dobbiamo decidere. Se siamo liberali, affermiamo lo stato di diritto e il rispetto delle leggi. Se invece diciamo che il fine giustifica i mezzi (Formigoni si mette le leggi sotto i piedi, ma amministra bene la sanità)allora siamo dei leninisti. A noi la scelta.

Gianni Rubagotti ha detto...

Anch'io credo che nello sfascio generale la Lombardia sia forse la regione meglio gestita e personalmente ho ammirato Formigoni quando in un filmato dove prendendo una caterva di fischi è rimasto sorridendo su un palco a parlare.
Non so se dalle accuse di questi giorni uscirà qualcosa. Ma la questione firme false è ormai chiara e in un paese civile le ultime elezioni regionali sarebbero state annullate già tempo fa, senza bisogno di dimissioni di Formigoni. Attenzione a questi discorsi che il PDL fa ormai da anni "un partito se votato da molti cittadini deve presentarsi alle elezioni anche se non rispetta le leggi elettorali" perché sono l'anticamera delle squadracce fasciste (di cui qualcosa si inizia a vedere anche a Paderno) che malmenano gli avversari...

di modugno ha detto...

Caro Arcari, Formigoni deve solo ringraziare la Magistratura per i tempi biblici per un giudizio. Non è retorica ricordare che "per una mela rubata si va in galera mentre se rubi miliardi fai carriera." La carriera che ha contraddistinto il gruppo di pressione berlusca-ciellino-leghista in Lombardia.Una giustizia vera, ma anche un politica veramente alternativa, avrebbe invalidato il risultato delle elezioni regionali.
Scommetti che se lo stesso scherzo lo fanno i partitini vanno subito in giudizio?
cordialità
di modugno domenico