Più che compiti egli ha compilato una
lista di punti dirimenti per il centro sinistra imposti dai prossimi
appuntamenti politici: l’area metropolitana milanese che la Regione definirà
entro il 2013; il PGT padernese le cui linee guida verranno
presentate pubblicamente dalla giunta di destra il 15 settembre; la crisi e le finanze
locali: cosa si può fare con le attuali risorse e come reperirne
delle altre; Ambiente e Persona: come organizzare un vasto arco di
forze (politiche e sociali), di competenze e proposte in grado di
dare risposte concrete ai bisogni della città.
I compiti indicati da Massetti sono impegnativi e cruciali, in particolare l'ultimo che allude al
percorso di creazione di un programma e di alleanze in vista delle
elezioni del 2014. Un punto difficile da affrontare perché lo schema
definito dal PD a livello nazionale, unità elettorale dei
progressiti (con SEL) e alleanza post elezioni con i moderati per il
governo, a Paderno Dugnano non sembra applicabile. SEL di fatto non
esiste e l'UDC non rappresenta in modo adeguato il campo dei
moderati.
A "sinistra" del PD è schierata, infatti, una
numericamente piccola rappresentanza della Federazione della Sinistra
(PRC e PdCI) mentre una ostile formazione civico-ambientalista dai
caratteri poco chiari si è sovrapposta (?) ai Verdi, storici alleati
del centro sinistra. IdV è ormai un ex alleato a livello nazionale e
la cosa crea oggettivamente dei problemi, mentre l'UDC di fatto non è
presente nel confronto politico. Insomma, se la strategia elettorale
indicata dal segretario nazionale Bersani risulterà, come sembra,
impossibile da perseguire a Paderno Dugnano cosa farà il PD locale?
Le vacanze sono finite, ma dubito che qualcuno sia riuscito a fare
questo compito.
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