mercoledì 1 agosto 2012

Giovani e politica: il PD e i giovani

Sul tema giovani e politica di cui abbiamo discusso ricevo da Oscar Figus, segretario del PD di Paderno Dugnano, questo puntuale commento.Nella foto il circolo Pd di Pescina (AQ).
Caro Carlo, Ti ringrazio per aver riesumato quella foto con quel vecchietto militante. Ho letto con grande attenzione la discussione sul tuo e su altri blog riguardo ai giovani in politica sulla quale però, tirato in causa per ruolo, mi sento di tentar di fare un minimo d'ordine separando i dati oggettivi dai pareri e cercando di restare nel tema. Quindi prima i termini della questione e l'analisi della situazione, dopo la mia posizione personale.
Fino a quando si è giovani? Senza farla lunga, visto che viene fatto riferimento all'assessore Ghioni (che se non sbaglio è stato nominato assessore a 36 anni) direi che in questa discussione per giovani si intende massimo quarantenni.
E su questa definizione posso essere d'accordo anche perché l'età NON E' UN MERITO ma una condizione necessariamente provvisoria e in altra sede ho già avuto modo (esagerando) di affermare che non mi farei mai operare da un chirurgo di 25 anni, magari di 40 si.
In base a questo termine il PD di Paderno Dugnano ha candidato alle ultime elezioni comunali 6 giovani su 30 (quindi il 20% non il 5% come è stato scritto non si sa in base a quali dati) meno forse del Centro Destra padernese che è riuscito - contrariamente a noi - a farne eleggere diversi in consiglio comunale (Ghioni è stato nominato successivamente) ma per essere eletti bisogna prendere i voti e questa è un’altra storia. Questi sono fatti oggettivi.
Cinque Stelle alle ultimi elezioni comunali della nostra Città non era presente quindi non sappiamo quanti giovani raccolga mentre è indubbio l'appeal che ha fra i giovani a livello nazionale. Però paragonare le due situazioni (locale e nazionale) secondo me è metodologicamente scorretto.
A livello nazionale ci sono giovani in tutte le formazioni politiche; per il PD a Roma ha parlato il più giovane segretario di circolo del PD di 17 anni, sempre a Roma, ad una riunione dei segretari del PD, Bersani ha affermato che i segretari provinciali del PD sono mediamente quarantenni, nel viaggio in pullman da Milano io ero forse il più vecchio (e di un bel po') tra i segretari di circolo presenti. Anche questi sono fatti oggettivi, ora il parere (come sempre condivisibile o meno).

Secondo me il problema è mal posto: tutte le organizzazioni, anche i partiti, e soprattutto in Italia, hanno bisogno di ricambio, di quell'entusiasmo e fantasia che dovrebbe essere caratteristica della gioventù e di quella particolare mancanza di esperienza che porta a sperimentare strade nuove e - particolarmente in politica - di quella voglia di cambiare il mondo in meglio che è parte di qualsiasi aspirazione ideale. Ma questo non è un diritto dei giovani è un'esigenza dei vecchi.
E se per diventare un bravo operaio, un bravo artigiano, un bravo medico serve tempo e formazione, se qualsiasi attività necessità l'acquisizione di una manualità, di una forma mentale, di un linguaggio specifico: perché non dovrebbe essere così anche per la politica attiva ?  
Non basta cooptare giovani cui affidare incarichi, neppure elettivi, e non può bastare la giovane età; servono entusiasmo, fantasia, voglia di sperimentare, aspirazione ideale e voglia (e umiltà) per imparare, e - certamente - anche ambizione. Il ricambio continuo di cui abbiamo tutti bisogno non è solo generazionale, è soprattutto di merito. Abbiamo quindi il dovere di continuare a cercare, nelle rispettive organizzazioni e fuori di esse, quelle eccellenze con cui lavorare per il bene comune anche dovessero avere più di quarant'anni. Ma smettiamola di pensare che la buona politica e la buona amministrazione possano essere missioni svolte senza sacrificio e senza preparazione: non è così.
Io ho cominciato a interessarmi di politica attiva da "vecchio", con la nascita del PD, mi riconosco nei suoi ideali e ne riconosco i limiti senza fanatismo, eppure sono diventato segretario di circolo senza padrini alle spalle. E' un compito di cui sono orgoglioso ma assai gravoso che richiede tanto tempo, tanto impegno e tanto studio rubati alla famiglia e al lavoro. Io fra due anni al massimo avrò terminato (spero con onore) questo impegno, lascerò il posto ad altri e farò altro, forse potrò tornare, come Cincinnato, ai miei "campi".
Nel frattempo, giovani e vecchi straordinari spero di conoscerne tanti altri quanti ne ho conosciuti finora, anche di quelli che non la pensano come me, anche di quelli non hanno la mia fede politica o religiosa, anche di quelli che quarant'anni - fra un po' - li compiono per la seconda volta. Ma sia chiaro che non regalo e non pretendo nulla, perché il rispetto non lo si conquista con il ruolo, con la tessera di partito o con la carta d'identità in mano ma con il lavoro, la tenacia e con altrettanto rispetto. Giovani e vecchi. Buona giornata
Oscar

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah beh se i giovani sono come quelli eletti in questa città...preferisco di gran lunga i "vecchietti"!!!a volte si puo' esser giovani ma con mentalità obsolete e a volte ci son "anziani"molto piu' all'avanguardia!!!purtroppo i giovani residenti dimostrano scarsa attitudine al volersi mettere in gioco nel creare eventi...che tristezza
Giovannaneria

Anonimo ha detto...

scusa correggi la firma sono Giovanna