mercoledì 1 agosto 2012

Bottiglie di plastica riciclate: una green economy da 152 milioni

Dal 2000 al 2010 il riciclo del packaging in PET delle acque minerali ha portato in Italia benefici concreti all’ambiente evitando 3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
Dallo studio che il Gruppo Sanpellegrino, ha commissionato ad Althesys, emerge chiaramente che il riciclo delle bottiglie in plastica ha dato un contributo concreto all’economia green del Paese, riducendo drasticamente l’impatto ambientale della plastica prodotta dall’industria del beverage e generando indotto e occupazione.
Il PET, sigla che sta per polietilenetereftalato, è oggi uno dei materiali più utilizzati per confezionare l’acqua minerale perché leggero, resistente e riciclabile al 100%. Il PET, grazie al processo di raccolta e riciclo, può essere trasformato in risorse riutilizzabili come ad esempio morbidi pile, rivestimenti per automobili e, dal 2010, con l’entrata in vigore del decreto Ministeriale n.113, anche in nuove bottiglie per l’acqua minerale in R-PET (PET riciclato), creando così un ciclo virtuoso, bottle-to-bottle.
Negli undici anni presi in esame, la raccolta-riciclo del PET ha dato benefici al Paese per 1,2 miliardi di Euro. I risvolti economici hanno contribuito a far nascere o a far crescere una filiera di attività industriali e di servizi che danno concretezza al concetto di green economy. L'indotto è costituito principalmente dai servizi di raccolta differenziata, che hanno portato attività e occupazione, dalle attività logistiche, più articolate e complesse rispetto alla raccolta indifferenziata, e dai processi di selezione e riciclo, che hanno favorito la nascita e lo sviluppo di aziende specializzate, formando un tessuto di piccole e medie imprese.
Non mancano, infine, benefici da prevenzione per un valore pari a 23 ml di Euro: la riduzione all'origine degli imballaggi implica minori volumi di rifiuti e mancati costi di raccolta, selezione e smaltimento, meno trasporti e minori emissioni di CO2.
L’ulteriore contributo, in termini di indotto, è generato dalle attività di raccolta differenziata delle bottiglie in PET e dalle successive fasi di selezione e avvio al riciclo. Nel complesso si è sviluppato un indotto, nuove attività economiche e occupazione, per circa 152,8 milioni di Euro, al netto dei relativi costi.

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