mercoledì 16 maggio 2012

Rho-Monza, addio al "mostro" a 14 corsie?


La Rho-Monza con 14 corsie a cielo aperto molto probabilmente non si farà, almeno fino al 2015 quando nell'area di Rho-Pero si terrà l'Expo, manifestazione alla quale era legata la ristrutturazione della vecchia provinciale. 
Lo ha fatto capire nei giorni scorsi l'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, affermando pubblicamente che il progetto di Serravalle molto difficilmente riuscirà a rispettare i tempi di apertura dei cantieri.
Meglio così. Piuttosto che un "mostro" urbanistico, costruito per di più in economia, è di gran lunga preferibile un rinvio dell'opera a tempi migliori, dilazione che consentirà un ripensamento del progetto in termini più sostenibili realizzando finalmente un'autostrada interrata come chiedono i cittadini. Perché una cosa è certa, la Rho-Monza così com'è non è più accettabile perché pericolosa, illegale e insostenibile sul piano ambientale e viabilistico. 
Insomma, se non è un mostro" è un mostriciattolo insicuro e quasi impraticabile nelle ore di punta. Il blocco che si verifica nel tratto a due corsie tra Novate e Bollate produce infatti dei pesanti rallentamenti del traffico verso Rho e altrettanti in senso inverso che iniziano ben prima della rotonda di Bollate.
Se davvero Serravalle e Provincia di Milano saranno costretti a soprassedere fino a dopo il 2015, i cittadini e i comitati per l'interramento, dovranno farsi carico di una nuova campagna, questa volta non contro, ma a favore della nuova Rho-Monza sostenibile e con il più ridotto impatto ambientale possibile. Un'autostrada di cui Paderno Dugnano, Novate e Bollate insieme alle altre città del Nord Milano hanno urgente bisogno.

1 commento:

favra ha detto...

caro arcari, visto che è esattamente quello che scrivevo in un post di circa due anni fa, non posso che sottoscrivere in pieno quanto da lei scritto: il territorio nord di milano ha un bisogno disperato di collegamenti est-ovest, purchè essi impattino il meno possibile su un area così già fortemente urbanizzata e sfruttata. lo scrissi allora e lo ripeto: la tentazione di risolvere rapidamente una contingenza non deve mai prevalere sulle reali esigenze del territorio e dei cittadini; l'errore madornale commesso all'epoca del dibattito sull'interramento delle ferrovie nord deve essere sempre scolpito nella memoria, a guisa di monito; i sottopassi e sovrappassi hanno alleviato il problema del traffico, ma hanno violentato il territorio e spaccato i paesi, quando, con un po' più di unità e lungimiranza avremmo potuto avere un'infrastruttura moderna ed una città più bella e vivibile. con la rho-monza l'errore non si ripeterà? ne sono estremamente felice.

un cordiale saluto
andrea favrin