venerdì 25 maggio 2012

Pdl e Lega rivogliono le province

Segnalo questo articolo della Newsletter del PD regionale, una conferma che la destra lombarda è sempre più allo sbando e rappresenta solo sé stessa.
La lunga e contrastata discussione sull'abolizione delle Province ha due punti fermi: il primo è che per il PDL è stato un punto qualificante della campagna elettorale nazionale del 2008, la seconda è che il Governo Monti ha deciso con il decreto, poi legge, SalvaItalia, di compiere un passo deciso in tal senso. In pratica non eleggeremo più il presidente della Provincia né il consiglio provinciale, che saranno invece scelti dai rappresentanti dei comuni interessati, e non esisteranno più gli assessori. La Provincia avrà esclusivamente funzioni di indirizzo politico e di coordinamento delle attività dei comuni. È il dettato dell'articolo 23, che i rappresentanti lombardi di PDL e Lega ora vogliono cambiare. È infatti stata approvata martedì in Consiglio regionale una mozione che impegna a promuovere il ricorso alla Corte Costituzionale insieme ad altre Regioni, a mantenere l'elezione diretta di presidente e consiglio, ad aumentarne le competenze e semmai a ridurne il numero, accorpando quelle minori purché non quelle montane.
Il PD ha votato contro. "PDL e Lega votano in Consiglio regionale per mantenere le province così come sono - ha dichiarato a caldo Alessandro Alfieri -. Il Pd ha votato contro perché ritiene urgente e necessaria una riforma complessiva delle funzioni attribuite ai diversi livelli di governo per risparmiare risorse ma soprattutto per dare servizi più efficienti avvicinando i luoghi delle scelte ai cittadini. Certo, un'era geologica sembra trascorsa da quando il PDL faceva campagna elettorale proprio annunciando l'abolizione delle province".
 

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