giovedì 12 aprile 2012

Rita Atria, serata antimafia al Falcone e Borsellino

Ricevo da un cittadino presente questa breve cronaca della serata antimafia organizzata dall'associazione "Rita Atria" di Paderno Dugnano che si è tenuta ieri sera al Centro Falcone e Borsellino. Il sindaco Alparone, cofondatore della neonata associazione, non c'era. Secondo i bene informati era impegnato in una riunione di maggioranza avente come tema il possibile insediamento IKEA a Paderno, ipotesi sulla quale non ci sarebbe accordo tra i partiti del centro destra. 


Ieri è stata una bella serata, con un pubblico folto anche se non foltissimo, arricchito dalla presenza di molti giovani.  Il giornalista Gianni Barbacetto per un problema in redazione non è potuto intervenire, ma erano presenti rappresentanti della Guardia di Finanza e della Polizia Urbana, Massimo Turci della Provincia di Milano, gli assessori Ghioni e Salgaro, i consiglieri comunali Caniato, Coloretti, Ranzenigo e Anelli.
Ha introdotto la serata Enzo Santagada, presidente della neo associazione “Rita Atria”, raccontando brevemente l’esperienza passata sul tema della legalità nella scuola. Ha cominciato Tano Avanzato cantando magistralmente “La Sicilia havi un patruni”, un canto popolare che lui chiude declamando “Si' un omu camina calatu torci la schina, se un populu torci la storia”. Inframmezzerà poi gli interventi con altre recite e canti.
Sono poi intervenute le giovani della neo associazione Rita Atria leggendo brani di Manfredi Borselino sugli ultimi giorni della vita di suo padre e brani del diario di Rita Atria. E' stata letta anche una lettera di auguri alla neonata associazione giunta da parte della storica associazione Rita Atria di Milazzo, fondata nel 1994 grazie all’iniziativa di due studentesse; Nadia Furnari e Santina Latella.
E’ poi intervenuto il presidente della Commissione antimafia della Provincia di Milano Massimo Turci che ha dichiarato di condividere totalmente il progetto ideale della nuova associazione. Iole Garutti, presidente di Saveria Antiochia Omicron,  ha espresso la sua emozione nell’essere al “Falcone Borsellino” a causa dei noti fatti che hanno evidenziato la presenza della ndrangheta in Lombardia, stigmatizzando la generale sottostima che viene data da parte dei cittadini e delle istituzioni al fenomeno delle infiltrazioni mafiose. 
Ha poi continuato raccontando l’ambiente in cui è cresciuta Rita Atria, come questo ha condizionato la sua vita e come questa si sia trasformata, dopo l’uccisione del padre, grazie all’incontro con l’umanità di Paolo Borsellino e come, dopo la morte del magistrato, si sia uccisa.
Giuliano Turone, uno dei magistrati che ha vissuto la storia dell’Italia contemporanea: Liggio, P2, omicidio Ambrosoli, ha fatto un interessante panoramica sulla storia delle organizzazioni criminali dalle origini ai giorni nostri. Ha raccontato alcuni aspetti dell’indagine sul rapimento dell’industriale Pietro Torrielli che nel 74 portò all’arresto di Luciano Liggio, già allora i magistrati intuirono che la criminalità organizzata era sbarcata nel Nord Italia.
Gli interventi del pubblico con le risposte dei relatori ed un ultima canzone di Tano Avanzato hanno concluso la serata. La prima uscita pubblica dell’associazione antimafia padernese è stata positiva, adesso comincia il lavoro sul territorio e, soprattutto, con i giovani perché di cultura antimafia, come evidenziato più volte da Enzo Santagada, abbiamo tanto bisogno anche in Lombardia.
ps: quanti incendi dolosi, di auto e di aziende, quanti attentati a persone e istituzioni, quante intimidazioni mafiose ci sono state a Paderno Dugnano negli ultimi 12 mesi? Forse è il caso di cominciare un censimento e una riflessione sulla nostra realtà cittadina. Partendo magari dall'attentato di un mese fa alla stazione della Polizia locale, episodio gravissimo  che sembra scomparso nella nebbia.

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