Il Consiglio dei Ministri impugna la norma anti immigrati voluta da Formigoni per tener buoni i leghisti. Il PD regionale per bocca del consigliere Cavicchioli commenta: "L'avevamo detto".
L'ufficializzazione è arrivata nel pomeriggio di venerdì attraverso un comunicato pubblicato sul sito del Consiglio dei Ministri che recita così: "la legge contiene disposizioni restrittive in materia di esercizio di attività commerciali da parte di cittadini di Paesi non europei e dell'Unione Europea che contrastano con i principi comunitari e statali in materia di condizione giuridica degli stranieri, tutela della concorrenza e disciplina delle professioni". Un film già ampiamente previsto dal Partito Democratico durante la discussione del testo nella seduta del 14 febbraio scorso.
Piena soddisfazione è stata espressa da Arianna Cavicchioli che sin dall'inizio aveva bollato l'articolato come un mezzo per colpire gli immigrati e limitare le loro attività ma che al contempo imbriglia l'economia e il commercio locali. "Siamo stati buoni profeti nel dire che la legge Harlem sarebbe stata impugnata - dichiara - Era una norma bandiera, voluta dalla Lega per dare un segnale di vitalità al proprio elettorato che però, come spesso capita, finiva per ostacolare la libera concorrenza e le attività commerciali. La legge, detta anche la "Maullu-Orsatti", ha avuto l'epilogo che avevamo già previsto: durante la discussione in Aula avevamo chiesto una pregiudiziale di anticostituzionalità ma la maggioranza, in forza alla debolezza che contraddistingue la giunta di Formigoni, ha sacrificato la necessità di sostenere davvero il commercio con una legge iniqua e inutile".
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