giovedì 19 aprile 2012

Diritti di superficie: Alparone è rimasto solo a dire "no" ai condomini

Il Comitato dei condomini 167 ha pubblicato sul suo blog http://caraterramia.blogspot.com la risposta che Alparone in persona ha inviato loro nei giorni scorsi. I condomini avevano fatto all'amministrazione una richiesta di modifica per punti tesa a rimuovere le disparità di trattamento nella trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, che si verifica tra le “proposte” inviate nell’anno 2010 e le “proposte” inviate nell’anno 2011 da questa giunta.
L'iniziativa del Comitato, finalizzata al conseguimento della parità di trattamento tra tutti i cittadini delle aree 167 della città di Paderno Dugnano, è stata respinta dal sindaco su tutta la linea.
Leggendo la lettera di Alparone colpiscono due cose: la prima è l'ottusità del sindaco che nella lettera sembra soltanto preoccupato di ribadire la sua posizione in modo assoluto, senza fare alcun tentativo di mediazione, nascondendo tale evidente incapacità dietro motivazioni burocratiche e cavillose interpretazioni normative al solo scopo di negare le ragioni politiche della sua decisione; la seconda è il fatto che a rispondere in questo modo ai cittadini sia rimasto lui da solo mentre finora della materia si era occupato esclusivamente il vicesindaco Bogani, segno che nella maggioranza e nella giunta tra Lega e PdL è in atto uno scollamento molto più grave di quel che appare in superficie.
In merito ai punti trattati dal Sindaco nella sua lettera il Comitato intende pubblicare nei prossimi giorni una riposta puntuale ai contenuti della lettera, al fine di permettere sia ai condomini che a tutti i cittadini di conoscere ed approfondire punto per punto la questione e invitano tutti gli interessati a leggere sul blog tutti i loro comunicati, approfondimenti e commenti che chiariscono il problema. In questo modo i padernesi potranno giudicare nel merito le scelte di governo di Alparone, scelte che, ormai lo dichiara lui stesso con la sua lettera, sono solo sue.

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