venerdì 13 aprile 2012

Acqua pubblica: a CAP Holding le reti idriche milanesi

Ricevo e segnalo questo comunicato stampa della Provincia di Milano
Il Consiglio provinciale di Milano ha dato il via libera alla costituzione dell’Azienda speciale “Ufficio d’ambito della Provincia”, braccio operativo dell’ente nella gestione del servizio idrico integrato. Il via libera è arrivato con 30 voti favorevoli, un voto contrario e due astenuti. 
Si tratta di un’altra tappa nel ridisegno complessivo del sistema idrico messo in campo dalla Provincia dopo l’approvazione in Consiglio, una settimana fa, delle nuove linee guida per la gestione del servizio nel segno della razionalizzazione di costi e strutture con un’unica società proprietaria delle reti (Cap Holding Spa) e un unico soggetto gestore (Amiacque Spa). L’azienda speciale, prevista con legge del 2003, svolgerà funzioni operative come il rilascio di autorizzazioni allo scarico o la vigilanza sull’ente gestore e sarà di supporto alla Provincia, responsabile del servizio idrico, sulle grandi linee strategiche che vanno dagli investimenti alla definizione delle tariffe. La delibera di oggi è nel solco degli obiettivi ribaditi in aula dall’assessore Altitonante: semplificazione e maggiore efficienza. 
Con le nuove regole per il controllo dei grandi impianti di erogazione dell’acqua, al vaglio dei sindaci, le cinque società attualmente proprietarie delle reti dei Comuni dell’hinterland (Cap Holding, Ianomi, Tam, Tasam e Idra Patrimonio) confluiranno in un soggetto unitario, Cap Holding Spa, già proprietaria delle reti di 119 Comuni su 134, con conseguente razionalizzazione dei costi, snellimento del sistema, ma anche con una sforbiciata ai costi della politica dal momento che verranno meno cinque società patrimoniali a favore di una sola. Cap Holding Spa vedrà coinvolti i Comuni e la Provincia di Milano che potranno più facilmente definire strategie coordinate per una gestione ottimale dell’acqua che avrà due punti fermi: la garanzia che il servizio rimarrà in mano pubblica e che le tariffe non subiranno aumenti. Il risparmio dei costi consentirà anche nuovi investimenti.
CAP: una storia padernese di eccellenza pubblica
La storia di CAP prende il via nel 1928, quando i Comuni di Paderno Dugnano, Limbiate, Cusano Milanino e Cormano costituiscono un Ente per la costruzione degli acquedotti: nasce così il Consorzio per l’Acqua Potabile ai Comuni del bacino del Seveso.
Quattro anni dopo, nel 1932, per estendere il raggio d’azione all’intero territorio milanese, viene approvata la prima trasformazione societaria, che dà vita al Consorzio per l’Acqua Potabile ai Comuni della Provincia di Milano.
A partire da quella data, sempre più Comuni decidono di affidare al nuovo Ente la costruzione e la gestione dei propri acquedotti: tra il 1932 e la fine degli anni cinquanta aderiscono a CAP oltre 130 Comuni, che diventano circa 200 nei decenni successivi (Wiki).

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