La giovane destra padernese che comunica sul sito "Paderno7 on air", scalpita e morde il freno. Sembra, insomma, intenzionata a presentarsi alle prossime elezioni amministrative e chiede ai dirigenti del partito di riferimento di dare più spazio al nuovo che avanza se non vogliono venire travolti dal cambiamento. Che gli animosi ragazzi, dopo essere stati delusi dalle promesse di Alparone, abbiano in mente di fare da soli?
Abbandonate anzi aborrite le vecchie distinzioni di destra e sinistra, i boys sembrano orientarsi verso una sorta di lista generazionale che animata da "giovane furore" si proponga di spazzare via la vecchia politica, metta da parte i vecchi "volponi" detentori del potere per promuovere finalmente una nuova leva di "facce nuove, pulite e attendibili", di giovani in gamba "delusi dalla politica fine a se stessa".
Staremo a vedere. L'idea lanciata in qualche modo da uno dei gestori del sito non è nuova e ha dei precedenti. Ad esempio una lista con caratteristiche simili è attualmente in lizza per la conquista del Comune di Monza. Si chiama "CambiaMonza" ed è una lista di giovani (quasi tutti laureati e culturalmente qualificati: architetti, ingegneri, docenti, responsabili marketing, avvocati, dirigenti di banca, psicologi, informatici, ecc) con dei candidati di età compresa tra i 20 ai 35 anni, guidata da un capolista di 31 anni, Claudio Piffer.
Due lauree in Psicologia e una terza in arrivo, dichiara di non aver mai fatto esperienze politiche, di non essere mai stato iscritto a un partito, mentre vanta una discreta esperienza in attività di volontariato. Attualmente lavora presso il carcere di Monza.
Il programma della lista "CambiaMonza" (che ha scelto come colore l'arancione) in estrema sintesi si basa su questi punti: mobilità alternativa, ambiente, ecologia, valorizzazione territoriale, sviluppo sostenibile, lavoro e turismo, politiche sociali, istruzione e sport, cultura, musei e tecnologia.
Perché perseguire questo programma in una lista civica e non in un partito? Risposta: "Perché la politica Monzese, come quella nazionale, necessita di un ricambio generazionale effettivo e non solo simbolico.In ogni famiglia arriva il momento in cui avviene un’inversione dei ruoli, un momento in cui il padre dopo essersi occupato per tanti anni del figlio, capisce di essere un po’ stanco e di aver lui bisogno di essere accudito. In politica questo non accade mai. I padri muoiono senza mai aver dato le chiavi di casa ai propri figli, ostacolando così una crescita concreta delle nuove generazioni e quindi della societa".
Che cosa vorrebbe realizzare il candidato sindaco Claudio Piffer? Risposta: "Vorrei che ci fosse una politica più educata e più rispettosa. Vorrei che ogni delibera potesse essere letta e compresa da tutti. Vorrei potermi connettere in ogni angolo della città, e vorrei poterci arrivare in bici. Vorrei incontrare più anziani sorridenti. Vorrei non sentir più parlare di cementificazione selvaggia. Vorrei che ogni detenuto avesse la possibilità di essere rieducato in un ambiente dignitoso. Vorrei potermi godere la Villa Reale senza sentirmi un ospite sgradito. Vorrei che ad ogni Volontario venisse detto Grazie, anche se non lo chiede. Vorrei tante cose ancora, ma soprattutto, Vorrei davvero avere la possibilità di dimostrare che NOI SIAMO DIVERSI".
I giovani monzesi insomma hanno fatto la loro mossa e dalle parole sono passati all'azione. Che faranno i giovani padernesi?
2 commenti:
Il giovane rienzino poserà per il suo manifesto elettorale con l'occhiale nero o bianco?
Questo commento non mi piace. Non è giusto fare della facile (e anonima) ironia, banalizzare e personalizzare un problema che ha un fondamento di verità e non è personale, ma collettivo. Io mi auguro invece che i giovani padernesi diano seguito alle loro parole con i fatti e si orientino come a Monza verso la decisione di autorappresentare le loro idee senza mediazioni di altri soggetti.
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