lunedì 12 marzo 2012

PD Regione: Boni faccia un passo indietro

Caso Boni. Sulla presunta corruzione dell'esponente leghista il PD chiede, immediatamente, che venga tutelata l'istituzione del Consiglio Regionale, per questo motivo presenterà nei prossimi giorni una mozione di sfiducia al Presidente Roberto Formigoni.
"Il susseguirsi di vicende giudiziarie a carico di ex assessori della Giunta Formigoni -spiega il consigliere regionale Fabio Pizzul - getta ombre molto pesanti sull'intera istituzione regionale. Il fatto che il presidente Boni, destinatario di un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta per presunta corruzione, abbia espresso la volontà di non fare nessun passo indietro, neppure dalla carica di presidente del Consiglio, non fa che rendere ancora più grave la situazione. Formigoni mimizza e parla di fatti di carattere personale, ma la credibilità della sua amministrazione é messa a dura prova. É necessario agire al più presto per la tutela dell'istituzione regionale e l'unico modo serio per farlo coincide con il dare la parola agli elettori: prima si pone fine alla legislatura, meglio é".
Mentre il Parlamento della Lombardia è in attesa di votare questo importante atto gli esponenti del PD lombardo chiariscono meglio il senso di questa crisi istituzionale.
"Sappiamo bene - dichiara ancora Pizzul - che gli unici che possono assumere decisioni in tal senso sono il presidente Formigoni e la sua maggioranza, ma come PD vogliamo dare un segnale forte e preciso. Utiliizzeremo l'unico strumento istituzionale a nostra disposizione, la mozione di sfiducia al presidente. Abbiamo pochi dubbi sul fatto che la maggioranza faccia quadrato attorno ai suoi due presidenti. La speranza é che anche l'opinione pubblica si renda conto di quanto la situazione in regione sia grave".


Martedì prossimo 13 marzo, in aula, sarà presentata quindi una prima mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Davide Boni, seguirà poi quella al presidente della Lombardia Roberto Formigoni."Riteniamo giusto - spiega il consigliere regionale Franco Mirabelli - che il presidente Davide Boni faccia un passo indietro ritirandosi dalla presidenza. Lo chiediamo a lui e al suo partito per correttezza istituzionale e per coerenza. Per questo motivo Boni, che in precedenza aveva chiesto e ottenuto le dimissioni dagli altri colleghi soggetti ad inchieste, deve fare un passo indietro. Non ci devono essere ombre di nessun tipo sull'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale".

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Io sono convinto che un indagato abbia tutto il diritto di continuare a svolgere l'incarico politico per cui è stato eletto.
Piccolo dettaglio: io 20 anni fa pensavo la stessa cosa del Parlamento degli "inquisiti" mentre Boni che ultimamente si diceva garantista credo stesse già allora nella Lega che agitava il cappio in aula...anche se magari parlando poi con un suo parlamentare mi era capitato che mi dicesse sottovoce cose ben poco esaltanti sulla magistratura (tra l'altro da laureato in giurisprudenza). Io spero che Boni rimanga al suo posto, perché questo significherà che ogni volta che appare in TV gli elettori della Lega meno talebani dovranno guardarsi allo specchio e vergognarsi di quello che hanno votato invece di limitarsi a lamentarsi di Berlusconi a Radio Padania.