Segnalo agli interessati questo comunicato emesso dalla Tangenziale Est Esterna Milanese (nel rendering) che annuncia l'avvio dell'iter di realizzazione dell'opera.
La Corte dei Conti ha registrato il 24 febbraio scorso la delibera adottata il 3 agosto 2011 dal Cipe per approvare il Progetto definitivo e il Piano economico-finanziario della Tangenziale Est Esterna di Milano (due miliardi di euro gli investimenti complessivi previsti interamente a carico di privati).
Il pronunciamento positivo della Magistratura contabile, particolarmente atteso dal momento che sancisce la chiusura dell’iter istruttorio cui è stata sottoposta Teem, apre, nei fatti, la fase di realizzazione dell’opera. Non appena la delibera Cipe verrà pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale”, Tangenziale Esterna SpA (57% Tem, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc, 1% Itinera) potrà, quindi, concentrare maggiormente l'attività sulla trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà di Teem, ritenuta pure dalla Bei opera strategica di interesse europeo.
Nei mesi scorsi, la concessionaria ha, del resto, posto le basi all’inaugurazione dei cantieri portando a uno stato avanzatissimo la progettazione esecutiva, avviando la pianificazione del project financing (1,42 miliardi di euro) nonché l’accensione di un prestito-ponte e approvando, in sede di Cda, il testo del Contratto per l’assegnazione dei lavori al Contraente generale (il Consorzio Cct costituito dai soci costruttori della SpA).
Da oggi appare, dunque, più vicino l’inizio dei lavori indispensabili per realizzare i 32 chilometri di collegamento autostradale da Agrate Brianza (A4) a Melegnano (A1), per costruire ex novo 38 chilometri di arterie ordinarie, per riqualificare 15 chilometri di Strade provinciali e comunali esistenti, per potenziare la rete di piste ciclabili con 30 chilometri di nuovi percorsi e per attuare diversi interventi ambientali di pregio. Teem va, infatti, inquadrata nell’ottica di un’infrastruttura integrata da opere connesse, peraltro finanziate interamente da privati a fronte di una fiscalità generale non in grado di garantire risorse sufficienti, che sono auspicate da mezzo secolo, non meno del collegamento autostradale, dai cittadini desiderosi di un innalzamento della qualità della vita e dalle imprese alla ricerca di competitività.
La realizzazione di Teem, che accompagnerà quella in corso di Brebemi e Pedemontana lombarda colmando il gap infrastrutturale accusato dal territorio motore economico del Paese proiettato verso l’Expo 2015, permetterà, d’altra parte, non solo di sottrarre 70.000 mezzi al giorno al passaggio quotidiano di 170.000 veicoli lungo le attuali Tangenziali, ma anche di decongestionare la mobilità ordinaria di ben determinati centri del Milanese, del Lodigiano e della Brianza ad alta incidentalità e soffocati dagli scarichi di Tir, furgoni e macchine. Va sottolineato, infine, che l’apertura dei cantieri creerà, da subito, nuovi posti di lavoro nel pieno della recessione economica appena certificata dall’Istat.
“Lungaggini romane incompatibili con le dinamiche di un Paese moderno ci hanno costretto ad aspettare quasi sette mesi un provvedimento che, in altre Nazioni europee, avrebbe richiesto qualche settimana - ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Tangenziale Esterna SpA, Fabio Terragni commentando l’avvenuta registrazione da parte della Corte dei conti della delibera Cipe -. Era inevitabile, in una situazione del tutto indipendente dalla volontà della nostra concessionaria, che si accumulassero dei ritardi rispetto al cronoprogramma dei lavori stilato da Tangenziale Esterna SpA. Stiamo ora attendendo la messa a disposizione di un prestito-ponte da parte delle banche. Non appena arriveranno queste risorse, potremo completare la progettazione esecutiva e avviare i cantieri. Profonderemo, comunque, il massimo impegno per recuperare il tempo perduto in sinergia con la Provincia di Milano, con quelle di Lodi e di Monza Brianza, con la concedente Cal, con la Regione Lombardia e con i nostri soci. Ma la necessità di procedere a tappe forzate non ci distoglierà dall’imperativo di mettere l’opera in sicurezza rispetto a eventuali infiltrazioni criminali nei subappalti e in ordine al lavoro nero. Ci accingiamo, infatti, a varare, insieme con le altre società concessionarie lombarde, una serie di azioni straordinarie mirate a contrastare tali fenomeni”.
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