Il Vicepresidente del Consiglio provinciale, Ezio Casati, ha diffuso ieri un comunicato stampa nel quale, in merito al progetto di rioccupazione dei lavoratori Lares, afferma: “La Provincia deve fare di tutto affinché le risorse lavorative del territorio non vadano sprecate. E in questo caso il progetto industriale preparato dal Comitato Lavoratori Lares di Paderno Dugnano e presentato oggi in commissione provinciale ha tutte le carte in regole per avere il maggior sostegno possibile. Questo progetto – continua Casati - ha potuto contare sul serio contributo di persone capaci e il Comitato dei lavoratori ha anche avuto l’accortezza di presentarlo in via preliminare a diversi soggetti, per recepirne i suggerimenti al fine di perfezionarlo e renderlo concorrenziale sui mercati. Hanno fatto tutto il possibile, con determinazione e intraprendenza, per ricominciare ad essere produttive e ora si attendono, giustamente, un sostegno da parte delle istituzioni”.
Giustissima osservazione quella di Casati che nel comunicato ha sottolineato il fatto che non è possibile, di fronte a una cassa integrazione di oltre 3 anni, rispondere solo con il sostegno al reddito. Bisogna sostenere la ripresa del lavoro partecipando come istituzione a un progetto di nuova industrializzazione affiancando i lavoratori che lo hanno già sviluppato e presentato.
"Partendo da ciò l’amministrazione provinciale dovrebbe lavorare affinché la Regione Lombardia si attivi per offrire tutti gli strumenti utili a farlo partire. Anche perché un’idea anche se brillante, senza aiuti e fondi, rimane purtroppo solo un’idea. Agendo così la Provincia darebbe il segnale che si impegna per il sostegno dei lavoratori”.
Il richiamo a Provincia e Regione è assolutamente corretto, ma il Comune, la nostra amministrazione, proprio non può far niente, come si ostina a dichiarare il Ponzio Pilato che siede sul più alto cadreghino del palazzo? E' possibile lasciare che il primo cittadino di Paderno Dugnano continui a lavarsene le mani come ha fatto finora?
Il presidio dei lavoratori Lares che ha svolto un incredibile lavoro per riprogettare un futuro per loro e la loro vecchia azienda, come ha sottolineato Casati, da molti mesi porta avanti questo sforzo in mezzo a una strada, adesso anche sotto la neve. Cosa aspetta Alparone a concedere loro una sede provvisoria in uno dei locali sfitti del Comune di via Fante d'Italia? E quando si degnerà di rispondere alla richiesta di sostegno che i lavoratori gli hanno inviato per aiutarli a seguire il processo sulla truffa ai loro danni che è stata trasferita a Napoli?
2 commenti:
Il sindaco ha già pensato a come risolvere le difficoltà dei lavoratori: offrirà un supporto psicologico! Dopo aver trascorso 3 anni a chiedere aiuto all'amministrazione comunale ed esserne stati sempre completamente ignorati, il morale, si sa, ne risente!
MR
Sai quanto gliene frega alla Provincia del progetto dei lavoratori della Lares. Fra qualche mese quell'ente manco esisterà più, perchè dovrebbero impegnarsi a fare qualcosa? Quale dovrebber essere la motivazione? Fare il proprio dovere? Credere nella propria mission? Nha! No money? No power? No party...
Giorgio C.
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