La recente sentenza Eternit ha stimolato molte reazioni anche a Paderno Dugnano, dove i lavoratori della ex Ispra (produceva macchine per lavorare l'amianto) di via Galilei hanno riproposto il loro caso all'attenzione di media e istituzioni locali. Su undici di loro che si erano rivolti all'Asl di Garbagnate per esami, in 9 erano risultati malati di asbestosi, la malattia respiratoria cronica che provoca la fibrosi del tessuto polmonare e il cancro.
Nel febbraio del 2010, con il sostegno dell'Inca di Milano in cinque hanno presentato un esposto al Tribunale di Monza che finora però non ha risposto. Adesso, dopo la sentenza di Casale Monferrato, si attendono di venire almeno convocati dal Tribunale.
Nel febbraio del 2010, con il sostegno dell'Inca di Milano in cinque hanno presentato un esposto al Tribunale di Monza che finora però non ha risposto. Adesso, dopo la sentenza di Casale Monferrato, si attendono di venire almeno convocati dal Tribunale.
A muoversi, sollecitando l'attenzione sul problema "amianto", sono anche i condomini delle case costruite in base alla legge167.
"Molti degli edifici costruiti in diritto di superficie a Paderno Dugnano, risalgono ad anni precedenti il 1992, e come si può facilmente immaginare allora non si è lesinato nell’uso di componenti edili che contengono fibre di amianto – scrivono sul loro sito Caraterramia -. Consci della pericolosità di vivere a stretto contato con quello che è stato definito 'un grave problema ambientale e sanitario' alcuni condomini hanno provveduto a loro spese alla bonifica delle parti di amianto presenti nelle loro case, mentre in molti altri edifici costruiti in edilizia convenzionata se ne rileva ancora oggi la presenza e in un non lontano futuro si dovrà necessariamente procedere alla rimozione e alla bonifica".
"Molti degli edifici costruiti in diritto di superficie a Paderno Dugnano, risalgono ad anni precedenti il 1992, e come si può facilmente immaginare allora non si è lesinato nell’uso di componenti edili che contengono fibre di amianto – scrivono sul loro sito Caraterramia -. Consci della pericolosità di vivere a stretto contato con quello che è stato definito 'un grave problema ambientale e sanitario' alcuni condomini hanno provveduto a loro spese alla bonifica delle parti di amianto presenti nelle loro case, mentre in molti altri edifici costruiti in edilizia convenzionata se ne rileva ancora oggi la presenza e in un non lontano futuro si dovrà necessariamente procedere alla rimozione e alla bonifica".
Di fronte a questo evidente problema sanitario l'amministrazione padernese che cosa fa? Al posto di aiutare i condomini a reperire i fondi per le necessarie bonifiche, venendo loro incontro concretamente sul piano dei riscatti del diritto di superficie con sconti e facilitazioni, li tartassa con richieste esagerate e assurde, imponendo importi raddoppiati rispetto a quelli richiesti ad altri condomini solo l'anno scorso e quindi senza tenere nel minimo conto della presenza dell'amianto nei palazzi. L'amministrazione di Paderno Dugnano, denunciano i condomini 167, per chiedere più soldi, pretende di considerare gli edifici costruiti in economia negli anni 80, come fossero nuovi, valutati al valore minimo di 2.250 euro al metro quadro. Amianto o non amianto.
1 commento:
E tanto per non farci mancare niente domenica durante una visita guidata di Palazzolo abbiamo scoperto un mucchietto di materiale edile scaricato abusivamente sul ponte del Villoresi del Viale Bagatti. Probabilmente amianto...
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