martedì 21 febbraio 2012

Alparone: il tram non si ferma, ma adesso avanti con la "gialla"

Alparone, non riuscendo ancora a presentare il Bilancio 2012, cerca di distrarre gli elettori della sua periclitante coalizione cavalcando la vicenda della tramvia Milano-Limbiate. 
Ha emesso oggi un comunicato roboante attribuendosi in modo improprio il "merito" della soluzione (manutenzione, messa in sicurezza, sostituzione delle carrozze, ecc) che ATM ha presentato all'Ustif e che, secondo quanto egli afferma, sarebbe stata accolta dall'organo periferico del Ministero dei Trasporti. 
La pretesa del sindaco fa un po' ridere perché in realtà, a difesa della tramvia, si sono mossi ben prima di lui il comune di Milano, l'ATM, il comune di Limbiate, la Provincia e i cittadini di tutti i comuni interessati al potenziamento della linea, ma con intenti e finalità molto diverse dalle sue. Egli infatti, e lo conferma nel suo comunicato stampa, considera la linea un residuo del passato da eliminare al più presto e sostituire con la salvifica metropolitana, suo storico cavallo di battaglia elettorale. Una soluzione che egli dice: "è più veloce e non inquina". Come se il tram invece fosse lentissimo (15 minuti da Cassina Amata a Comasina) e inquinante.
Alparone sa benissimo che portare la "gialla" da Comasina al Villaggio Ambrosiano, non significa affatto affrontare e risolvere il problema del potenziamento della linea Milano-Limbiate con il prolungamento a Cesano Maderno per incrociare la FNord, Saronno-Seregno, perché è questo l'obiettivo finale da raggiungere. Ma a lui non interessa risolvere i problemi. Gli basta avere ancora una bandierina elettorale da agitare. 

Comunicato Stampa
Milano-Limbiate, ha prevalso la proposta di Paderno
(Paderno Dugnano, 21 febbraio 2012). “Sulla tramvia Milano-Limbiate ha prevalso la proposta di Paderno Dugnano. Apprendo con piacere, infatti, che l’Ustif ha accolto la nostra idea di non fermare la linea ferrata e di procedere con un progetto di messa in sicurezza realizzabile in pochissimi mesi e soprattutto con un investimento concretamente sostenibile. E’ una buona notizia soprattutto per i pendolari.

Abbiamo sempre temuto che un progetto di riammodernamento complesso e costoso si sarebbe tradotto soltanto in anni e anni di disagio e bus per i cittadini per poi realizzare, non si sa quando e come, una tramvia già vecchia per le esigenze del nostro territorio. Esperienza che stiamo già vivendo sulla Milano-Desio.
Già alla prima conferenza di servizio sulla Milano-Limbiate, Paderno Dugnano aveva proposto un intervento veloce per garantire sicurezza sulla tratta a costi sostenibili senza fermare il servizio per lungo tempo. Ribadiamo comunque la nostra volontà di promuovere il prolungamento della metropolitana che oggi arriva alle porte delle nostre città sulla Comasina. Dobbiamo avere il coraggio che hanno avuto Sesto e Cinisello, portando avanti progetti che sanno guardare al futuro delle nostre città. Stiamo facendo una battaglia per interrare la Rho-Monza a Paderno, non capisco perché non dobbiamo fare altrettanto per interrare una linea ferrata che attraversa Cassina Amata. Siamo coerenti, per noi non esistono quartieri migliori degli altri, non esistono cittadini di serie A o di Serie B. La politica ha il dovere di anticipare i bisogni della comunità: tra dieci anni vogliamo ancora viaggiare su un tram che passa tra le case, le zone industriali e nel traffico oppure su un metrò che è più veloce e non inquina? Chi ha buon senso non credo abbia dubbi sulla risposta”.
Il Sindaco
Marco Alparone

2 commenti:

giorgio r. ha detto...

Con una metropolitana che arriva solo fino al Villaggio Ambrosiano che fine farà la tranvia?
I Cassiaamatesi e tutti gli abitanti del circondario come faranno a raggiungere la metropolitana?, forse attraversando con l’auto o con autobus il centro di Cassina Amata?

Anonimo ha detto...

Caro Carlo,
del resto il sindaco ha un degno maestro: il Nano di Arcore. Non ti ricordi quando, ad ogni incontro internazionale, Berlusconi si attribuiva sempre il merito di un qualche successo diplomatico, anche quando non c'entrava una beata fava, come nel caso delle trattative fra Putin ed Erdogan, relative ad un condotto petrolifero. Così anche adesso: non è merito di B. se la politica di Monti sta raccogliendo un qualche frutto?
Questi qua sono bravi solo a mettersi le medaglie frutto del lavoro di altri.

Ciao.