giovedì 5 gennaio 2012

Quando i grandi giornali (e i grandi direttori) sbagliano

Ieri l'autorevolezza del Corriere della Sera, il più importante e autorevoile quotidiano italiano ha subito un duro colpo. La redazione ha infatti pubblicato sull'edizione on line alcune delle 71 immagini raccapriccianti del recupero del povero corpo di Sarah Scazzi dal pozzo maledetto di Avetrana in cui lo zio Michele Misseri l'aveva occultato.
Una scelta sciagurata e sbagliata oltre che una grave violazione della legge (l’articolo 15 della legge 47/1948 sulla stampa vieta la pubblicazioni di immagini raccapriccianti o impressionanti. Il reato è punito con la pena della reclusione da tre mesi a tre anni).  Tanto più inaccettabile e senza scusanti perché è stata fatta dall'ammiraglia della stampa nazionale.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Tra queste quella dell'Ordine dei giornalisti, che ha ricordato: “Pubblicare foto raccapriccianti e impressionanti non è diritto di cronaca e costituisce reato. Il principio vale per tutti i media”, ripresa dal lancio Ansa di oggi:
Roma, 5  gennaio 2012. “L’unico sentimento che si può provare per la diffusione delle foto di quel che restava della povera Sarah Scazzi è di vergogna. Quello non è giornalismo, non il giornalismo che, nello spirito della Costituzione, serve ai cittadini”. Così il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino commenta la pubblicazione delle foto del recupero del corpo di Sarah Scazzi ad Avetrana sul Corriere della Sera e sul Corriere sul Mezzogiorno. Le immagini riportate sui siti on line dei quotidiani sono state poi rimosse. “Sarebbe auspicabile la immediata rimozione da ogni e qualsiasi sito di quelle immagini”, prosegue nella nota Iacopino, dando voce all’indignazione di tutti i membri del Consiglio dell’Ordine. “La reazione indignata dei lettori del Corriere.it e del Corriere del Mezzogiorno.it è la sana risposta di un Paese che avverte forte il bisogno di una informazione rispettosa della verità e delle persone - aggiunge il presidente dell’Odg - Non é problema di regole, che ci sono, o di norme da osservare, palesemente violate non solo in questa occasione. In troppi hanno concorso a trasformare in spettacolo la tragedia di una fanciulla nei confronti della quale, in nome dell’audience o della tiratura, è mancata ogni pietà. Questo degrado può finire solo con decisioni esemplari degli Ordini regionali di appartenenza di chi si è reso responsabile dell’accaduto, a qualsiasi livello e senza indulgenze”.(ANSA).
Già, i lettori. Il Corriere.it, infatti, è stato immediatamente sommerso di lettere indignate. Ecco alcune di quelle arrivate questa notte:

05.01|12:01
Lettore_2176726
Viviamo in un paese vergognoso, in cui un giornale come il Corriere pubblica delle foto atroci per ricevere in cambio una valanga di clic e visibilità. Vorrei sapere quanto avete pagato per avere queste foto che in un paese civile dovrebbero essere coperte da segreto d'ufficio.
siete davvero una vergogna...

05.01|11:58
Lettore_2176643
Quest'italia mi fa sempre più schifo...perché mettere delle foto del genere in giro per il web!?!?!? sono davvero schoccato...dovrebbero dare in pasto agli squali i giornalisti che stanno a fare a gare per chi li mette per primo in rete questi scatti... non avete rispetto per la famiglia addolorata, per le persone che hanno sofferto con loro, per la dignità di una povera quindicenne che ha finito di vivere per colpa di persone cattive... state ammazzando l'immagine dolce e la dignità che questa povera creatura ha conservato finora...per quel che mi riguarda...vergognatevi tutti....Vergogna

05.01|12:00
asdfgh
Come da titolo. Qui prodest? A chi giova la pubblicazione delle foto? Al diritto di cronaca no. Alla famiglia no. Alla memoria della povera vittima no. Ci sono: di sicuro alla redazione del corriere per aumentare i contatti. Vi invito a vergognarvi ed a fare pubblica ammenda per iscritto per aver commesso un gesto di tale bieca bassezza e squallore. Dubito che il mio commento venga pubblicato. Ma almeno ci ho provato.

04.01|13:25
Lettore_2176050
Le immagini che avete pubblicato esulano a mio avviso dal dovere/diritto di cronaca, e rientrano semplicemente in una bieca strategia di web audience. Penso che la scritta "attenzione immagini particolarmente crude e sconsigliate a un pubblico sensibile" non è certamente degna di giornalisti professionisti. Qualcuno di voi mi spieghi quali informazioni aggiungano al diritto di cronaca relativo al caso. Davvero a parer mio un modo triste di fare giornalismo online

Sono molto dispiaciuto perché la mia stima in Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera è grande e non riesco a immaginare come questo sia potuto succedere. Mi aspetto che un grande giornalista come lui, a fronte delle fortissime critiche dei lettori, risponda.
Comunque sia l'accaduto dimostra quanto sia sempre più difficile l'uso di strumenti così veloci come internet, soprattutto da parte di un soggetto dotato di enorme potenza di fuoco come il nuovo Corriere che nell'edizione online integra e deve perciò gestire in modo assolutamente controllato una mole enorme di testi, immagini, video, vale a dire una settantina di titoli tra articoli e filmati pubblicati in home page. I grandi giornali per stare al passo con la competizione scatenata e resa sempre più frenetica dalla tecnologia della rete e dalla moltiplicazione delle fonti, devono fare delle nuove scelte se non vogliono diventare uno dei tanti soggetti del blob quotidiano abdicando per sempre al loro ruolo di autonomi produttori di informazione ed opinione.

1 commento:

mario ha detto...

Le immagini le ho guardate e, alla fine, mi sono chiesto cosa ci fosse di raccapricciante o impressionante, oltre al desiderio del Corriere che tali risultassero.

Il bianco e nero che dona drammaticità a buon mercato? Forse dipende dal fatto che io sono un insensibile ma, con gli occhi, ho visto solo un buco in terra, un metro che lo misurava e nient'altro.

Vorrei qui fare d'ogni erba un fascio e dire che l'autorevolezza di Corriere e Repubblica era, per il sottoscritto, già crollata da molti anni oltre il fatidico confine, insieme al sistema dell'informazione televisiva tutto intero.

Se vuoi avere un idea realistica di cosa accade intorno a te, non chiederla a Corriere, Repubblica o ai telegiornali. Questa è l'idea che mi sono fatto. Esagerato? Non vivi più? Disadattato? Puo' darsi; ma azzerando la credibilità di tv e giornali sento di avere una idea più sana ed equilibrata della realtà che ho intorno. Saluti