sabato 7 gennaio 2012

Paderno-Etiopia: Habtamu è on the road?

La scomparsa di Habtamu Scacchi dal freddo malinconico del Lago d'Orta comincia a delinearsi con un segno diverso: un tentativo di andare al Sud per "tornare a casa". Un fuga dal futuro, pericolosa per lui, angosciosa per la sua famiglia adottiva e i suoi amici, ma frutto di una scelta che potrebbe essere stata a lungo maturata.
"Il telefonino del ragazzo etiope di 13 anni di Paderno Dugnano - scomparso mercoledí sera dalla casa di villeggiatura della famiglia adottiva a Pettenasco, sul lago d'Orta, dopo aver comprato un biglietto del treno- è stato "agganciato" alle prime ore di sabato 7 gennaio da una cella telefonica lungo la Salerno-Reggio Calabria – scrive il sito de La Prealpina -. I carabinieri di Orta San Giulio e Novara, coordinati dal pm di Verbania Laura Carrera, hanno già allertato le forze dell'ordine dei porti di Calabria e Sicilia da cui partono le navi verso l'Africa".
L'idea che il ragazzo, in fuga dalla realtà di Paderno Dugnano nella quale ha vissuto dopo l'adozione, tenti di percorrere al contrario, come un giovane salmone, la corrente migratoria che dal Nord Africa porta da anni barche piene di uomini e donne disperati verso le coste calabresi, è suggestiva, ma comprensibile e più ci penso più mi sembra realistica. Nei quattro anni, dal 2007 a oggi, che Habtamu ha trascorso tra noi, evidentemente il nostro modello di vita non l'ha convinto. La sua decisione, insomma, è forse più motivata di quanto crediamo, e questo ci interroga tutti.   

5 commenti:

Matteo Brescianini ha detto...

Quello che ha scritto non significa niente... O uno prova ad argomentare il proprio pensiero, oppure non lo esprime e si limita a raccontare ciò che sa. Cosa significa: Ci interroga tutti?
Qui c'è di mezzo l'angoscia di una famiglia, quella di un ragazzo che forse non ha saputo esprimere un disagio o non è stato compreso (anche per difficoltà di decodificazione:le emozioni si esprimono in maniera diversa anche attraverso il linguaggio del corpo in paesi diversi), non credo sia giusto porre interrogativi così al vento, tantomeno ora.
Quando finalmente si saprà che Habty sta bene e avrà voglia di dire le motivazioni del gesto, allora forse le opinioni diventeranno un leggero argomento da bar, come mi sembra che troppo spesso vengano affrontate queste situazioni.
Mi permetto di dilungarmi in questo modo perchè conosco personalmente lui e la famiglia, una famiglia attenta alle tematiche dell'adozione e consapevole delle difficoltà anche psicologiche a cui possono andare incontro i bambini con storie di questo tipo.
Sarebbe bello se in questo momento l'informazione servisse solo ad aiutare il ritrovamento e non a sottintendere giudizi.

carlo arcari ha detto...

Francamente non credo proprio, egregio signor Brescianini, di avere sotteso nel mio post alcun "giudizio" nei confronti di nessuno. Forse ho sbagliato a scrivere che l'allontanamento di quel ragazzo "ci interroga tutti", perché forse non tutti si sono sentiti "interrogati" dal suo gesto come invece è accaduto a me.
Viviamo nella stessa comunità e mi è sembrato di leggere nella scelta di Habtamu un giudizio su di essa e i suoi valori.
Lei dice che il mio pensiero è leggero come un argomento da bar? Può darsi, è una sua opinione e ne prendo atto. L'apporto che possono dare i blog come il mio al ritrovamento del giovane è solo quello di continuare a parlarne per tenere viva l'attenzione. Questo è quello che sto facendo e farò. Grazie

carlo arcari ha detto...

Ps: la mission principale di un blog che si chiama "la stanza virtuale di un cittadino di Paderno Dugnano" non è quella di fare informazione. Questa spetta ai giornali e alle Tv. Il blog per sua natura è un diario personale che si apre a chi lo vuole leggere sapendo che di questo si tratta e se io non posso, come dice lei, nemmeno qui "esprimere il mio pensiero", dove diamine posso farlo?

Matteo Brescianini ha detto...

Non ritengo che lei non possa esprimere il proprio pensiero, ma che sia opportuno argomentare la frase "ci interroga tutti", che può essere fraintesa in mille modi diversi, forse avrei dovuto solo chiederle di argomentare il suo commento, ma la mia preoccupazione in questo momento non mi permette di essere del tutto politicamente corretto e me ne scuso.
La ringrazio comunque per il fatto che scriverne sui blog come il suo può contribuire a tenere viva l'attenzione.

Anonimo ha detto...

I nostri pensieri profondi alla famiglia Scacchi di Habtamu che hanno preso un impegno coraggioso per dare un futuro migliore ad Habtamu ed a suo fratello.
Non domandiamoci il perché di questo gesto di Habtamu, speriamo che lui stia bene e che torni a casa dai suoi genitori addottivi; solo questo che conta più di tutto.
PS. Per favore fateci sapere se ci sono notizie nuove.

Etiopica66