Il blog Caraterramia del comitato dei "Condomini 167" continua a pubblicare interventi che denunciano le scelte antipopolari dell'amministrazione di Paderno Dugnano. L'ultimo post pubblicato ieri dal titolo "Lo sconto sociale", di cui pubblico qui sotto uno stralcio, merita davvero di venire letto.
Le giustificazioni adottate da questa amministrazione sono false, contraddittorie e inaffidabili. Vi spieghiamo il perché. Visitando il sito del Comune di Paderno Dugnano, troviamo le risposte alle domande più frequenti in materia di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Perché non può essere applicato uno sconto? “Il corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è calcolato, secondo quanto disposto dalla Legge, in modo assolutamente vincolato e non ci sono spazi per valutazioni discrezionali (“sconti”) da parte del Comune.”
Cosa dicono quindi, che “non ci sono spazi per valutazioni discrezionali (“sconti”)”. Tale concetto non risulta supportato dalla citazione di alcuna fonte normativa, delibera, parere, etc., sembra quindi solo la manifestazione di un pensiero in libertà da parte della giunta di centro destra padernese. Ma non basta, si smentiscono con la con Deliberazione della Giunta Comunale di Paderno Dugnano n. 144 del 16/09/2010 allegato 2:
“1) lncentivazione per favorire il pagamento d'importi interi in tempi brevi:
Verrà applicata una riduzione pari al 3% dell'importo stimato se il versamento avverrà, contemporaneamente la notifica dell'adesione entro 30 giorni dal ricevimento della proposta dell'Amministrazione comunale.”
Lo SCONTO, o se si preferisce la RIDUZIONE, ancorché esigua da sfiorare il ridicolo, è significativa sul fatto che i nostri amministratori sono consapevoli che “BASTA VOLERE”. Dalla data della deliberazione non è intervenuta nessuna legge o altro che ne impedisce la fattibilità.
Tra i tanti altri esempi che si possono portare citiamo a beneficio dei cittadini e del nostro Consiglio Comunale la Delibera del Comune di Venezia n. 941 del 15/12/2010, dove si applica uno “sconto sociale” sul corrispettivo da versare pari al 30%.
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