giovedì 13 ottobre 2011

Riscatti 167: il PD offre soluzioni, la destra diffama. Come sempre.

Ricevo questo comunicato stampa diffuso dal Partito Democratico di Paderno Dugnano
Invece che spiegare 
Sulla questione del riscatto del diritto di superficie in questi giorni, nella coalizione di centro destra padernese, sono riusciti finalmente a esprimersi quasi tutti, sia i principali partiti che il blog; peccato però senza dire niente.
Se del comunicato stampa del PDL abbiamo già parlato, e da cui tutti aspettavamo di sapere qual era la legge che dal 2009 ad oggi ha cambiato il meccanismo di calcolo, grazie al post sul blog di centro destra finalmente viene fatta chiarezza: non è una legge perché, secondo l’articolista,  “il Consiglio di Stato sancisce in una sentenza l’illegittimità del metodo di calcolo” nel 2001.
Anche in questo caso sarebbe stato interessante avere dei riferimenti precisi sulla sentenza purtroppo la notizia non trattava del diritto di superficie ma, come sempre simpaticamente, di come l’Amministrazione attuale fosse stata più brava nei calcoli rispetto all’Amministratore precedente (neanche fosse la Giunta a calcolare fisicamente i riscatti) ma soprattutto sul fatto che il cittadino minacciato aveva denunciato ai Carabinieri in un secondo momento, come se si potesse denunciare prima di essere minacciati e di come la sua identità “potrebbe rivelare molto al riguardo”.
Insinuazioni e malignità vergognose: ma fatti zero. Una bella macchinetta del fango anche a Paderno Dugnano. Di tenore diverso il commento della Lega: trattasi di “disinformazione e terrorismo psicologico perpetrato dall’opposizione nei confronti dei cittadini padernesi.” Peccato che noi del PD abbiamo solo dato voce e poi ascoltato i cittadini che già si lamentavano, non il contrario. La Lega (che attacca a testa bassa e rinfaccia ad altri colpe solo sue) dovrebbe farselo spiegare dal vicesindaco Bogani, che noi del PD (sempre rispettosi delle istituzioni) abbiamo invitato alla presidenza e dato modo di intervenire più volte durante una nostra riunione pubblica sull’argomento. E già che ci sono si facciano anche spiegare (e magari provino a spiegarlo ai cittadini) perché l’assemblea organizzata - finalmente - dal comune sarà invece a porte chiuse.

Tornando alla delibera di Consiglio Comunale del 28 giugno scorso, che recepiva la delibera della Corte dei Conti N. 22/CONTR/11 e che anche il gruppo consiliare del PD ha votato a favore, al vicesindaco Bogani ricordiamo le rassicurazioni  (e quelle del dirigente preposto anche durante la commissione territorio) e le sue stesse parole in consiglio comunale:
“... Quindi , andiamo a valutare la situazione reale, e non stime che non sono più attuali con la realtà. Questa situazione ci evita di raddoppiare questi costi, […] riduciamo questo aumento e lo portiamo più o meno […] che si aggira tra il 10% e il 15% …”  nonché la conclusione del suo intervento : 
“… è intenzione di questa Amministrazione, quella di mantenere, non creare disparità né col passato, né con i passaggi …”.
Sono parole sue Vicesindaco Bogani, tutti sapevamo che ci sarebbe stato un aumento ma voi, quando avete visto che i calcoli effettivi portavano l’aumento al doppio e a più del doppio, non vi siete posti nessuna domanda? Tra l’altro creando una disparità anche con il recente passato, in chiaro contrasto con le sue parole e con la stessa delibera della Corte dei Conti sopracitata che (a pagina 5) recita:
“..Resterebbe, dunque, nell’autonomia dei Comuni determinare, secondo criteri obiettivi e nel rispetto dei principi contenuti nella Costituzione (in particolare quello di parità di trattamento), il corrispettivo da versare per la trasformazione del diritto di superficie in diritto pieno di proprietà, risultando, peraltro, tale circostanza pienamente coerente con la maggiore autonomia riconosciuta agli enti territoriali, anche nella capacità di organizzare e gestire il proprio patrimonio immobiliare, dalle ultime riforme di rango costituzionale..”
Delibera in linea con una condivisibile logica federalista, ma già scusate, scordavamo che Lei, vicesindaco Bogani (Calderina n.8 settembre 2010), promise la caparra a mille euro, un ulteriore sconto del 3% sul riscatto se pagato in unica soluzione e le scadenze da concordare con gli uffici comunali, tutte promesse da marinaio padano ?
Non si possono prendere in giro i cittadini, noi del PD ribadiamo le richieste:
• Posticipare la scadenza di ottobre
• Verificare il valore venale iniziale ed i criteri di calcolo con gli uffici preposti al fine di abbassare le cifre richieste all’utenza che oggi sono inaccettabili perché in contrasto con la delibera votata in Consiglio comunale e con la stessa delibera della Corte dei conti,
• Identificare misure incentivanti e di sostegno all’acquisto più vantaggiose,
• Organizzare, come amministrazione, degli incontri pubblici per informare e concordare tempi, modi e procedure con l’utenza interessata,
• Almeno una parte dei proventi, se non tutti, dovrebbero essere destinati a finalità di sviluppo dell’edilizia sociale. 
Prima di parlare di rispetto della legge, le leggi e le sentenze cercate almeno di leggerle.
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano

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