Doveva essere “decisiva” l’assemblea organizzata ieri sera dai Comitati per l’Interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano e dei cinque comuni interessati dalla grande opera voluta dalla Provincia di Milano. Ma le decisioni che ne sono scaturite appaiono il giorno dopo ancora poco definite e forse non poteva essere diversamente.
Una sintesi estrema di quanto è avvenuto la si può leggere sul blog di Giovanni Giuranna dove egli scrive: “Il Comitato ha illustrato brevemente il cammino fatto fino ad oggi e ha chiesto ai cittadini idee per andare avanti ora che siamo giunti alla stretta finale. Sono emerse varie proposte, ma è trapelata anche tanta stanchezza dopo quattro anni di lotta. Occorrono azioni partecipate, capaci di far sentire il fiato sul collo alla Provincia (cui compete la decisione politica). Ma il tempo è poco e le energie non abbondano”.
E' emersa fin dalle prime battute la grande stanchezza dei rappresentanti e animatori storici del Comitato padernese che hanno aperto l’assemblea molto partecipata, oltre 200 persone, con un breve riepilogo della situazione e hanno fatto il punto sulle trattative tra Comitati, enti locali e società autostradale. Un bilancio che lascia purtroppo poche speranze di giungere ad un accordo con Serravalle che porti la società controllata dalla Provincia a far proprio, in tutto o in parte, il progetto di interramento.
La stanchezza di Allegro e Porati ha lasciato il campo libero all’anima più barricadiera del Comitato, rappresentata da Pino Calvano, esponente di Legambiente, che seduto al tavolo della presidenza ha ricostruito la storia della Rho-Monza in modo inutilmente polemico e sbagliato, teso ad indicare nell’amministrazione comunale padernese la vera controparte del conflitto, accusandola di avere ingannato i cittadini e di fatto favorito il disegno di Serravalle. Una ricostruzione parziale, respinta giustamente dal vicesindaco Gianluca Bogani, presente in sala, che da un anno a questa parte, con gli altri amministratori del Tavolo dei sindaci, si è impegnato al fianco del Comitato per portare avanti l’opera di pressione politica tesa a sostenere l’interramento. Insomma un intervento negativo che ha rischiato di rompere la faticosa unità raggiunta tra amministratori e cittadini, proprio in un momento in cui invece il valore dell’unità andrebbe salvaguardato come quello principale.
Un altro messaggio inaccettabile lanciato dal palco è stato l’attacco scontato alla politica e ai politici, accusati in blocco di “non aver fatto niente in quattro anni” per sostenere il progetto alternativo e difendere l'ambiente e la città. Anche in questo caso si tratta di una cosa non vera che è stata smentita dagli interventi dei consiglieri provinciali Massimo Gatti ed Ezio Casati, i quali hanno ricordato e rivendicato il lavoro fatto per smuovere la Provincia (quattro mozioni presentate, tutte bocciate dal voto di PDL e Lega Nord).
“Io l’ho già detto, sono pronto ad occupare la Rho-Monza e bloccare il traffico insieme ai cittadini se questa resterà l'unica alternativa per opporsi allo scempio del territorio, ma finché ci sarà una possibilità di fare politica e trovare con le armi della politica una soluzione, io agirò solo su questo piano. Noi eletti facciamo il nostro mestiere nelle istituzioni, i cittadini invece possono e devono fare di più. Mercoledì prossimo a Palazzo Isimbardi ci sarà l'ultima riunione della Commissione Trasporti sulla Rho-Monza. Io mi auguro di vedere tutte le persone che sono qui stasera, fuori dal palazzo della Provincia a manifestare e far sentire la loro voce”.
Ezio Casati, inoltre, è stato il promotore e il finanziatore del famoso camion-vela che ha portato sulle strade cittadine l’immagine del progetto Rho-Monza di Serravale e informato tutti del pericolo da questo rappresentato.
Ezio Casati, inoltre, è stato il promotore e il finanziatore del famoso camion-vela che ha portato sulle strade cittadine l’immagine del progetto Rho-Monza di Serravale e informato tutti del pericolo da questo rappresentato.
Le proposte di mobilitazione che l’assemblea ha fatto nel corso del dibattito sono state diverse: dal presidio permanente di piazza della Resistenza, alla richiesta che il Comune usi i propri mezzi di informazione (sito e Calderina) per raggiungere il massimo numero di cittadini confermando ai padernesi qual è la posizione della loro amministrazione. E’ stato proposto anche che il Comune diffonda a tutti i cittadini un facsimile di lettera da inviare al Presidente della Provincia, Podestà, per chiedere l’interramento dell’autostrada. Oscar Figus a nome del PD ha proposto di organizzare una settimana di mobilitazione in tutti i cinque comuni con iniziative di informazione al pubblico e l’eventuale richiesta di un referendum per dare maggior peso all’azione dei nostri consiglieri provinciali che si oppongono all’autostrada a cielo aperto.
4 commenti:
io c'ero e l'intervento di calvano ( spero di parlare della stessa persona citata nell'articolo) non mi è sembrato poi così fuori luogo.. se è vero che dopo molte pressioni il comune si è mosso a fianco del comitato non sono mancati negli anni momenti di tensione... esempio? la riunione della lega nella sala del consiglio comunale dove, a fronte di una critica esplicita al comitato, è stato addirittura negato il basilare diritto di replica.. per il resto concordo sulla necessità di proseguire uniti
caro Anonimo, una regola elementare dice: se hai bisogno anche dell'aiuto di una persona che fino a ieri non era al tuo fianco, non puoi pretendere di ottenerlo rinfacciandogli la sua posizione del passato.
potrebbe essere vero se il soggetto del passato dimostra volontariamente di dare un taglio al passato e fa azioni diverse, e non solo pronuncia frasi "vuote"
Pino Calvano non ha fatto altro che raccontare la vera storia della questione Rho-Monza.
Le riprove sono state sia l'ovazione del pubblico che i successivi interventi dei presenti.
I pareri sono rispettabili ma opinabili. I fatti rimangono.
Andrea Barison
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