I partiti della minoranza padernese riprendono a confrontarsi direttamente con la gente in carne e ossa ed è interessante vedere come questi due anni e mezzo di opposizione abbiano inciso sul modo di rivolgersi ai cittadini-elettori e sul loro modo di comunicare.
Ho avuto modo di osservare tutto questo da vicino alla riunione di ieri sera a Calderara, organizzata per discutere il problema dei diritti di superficie dal Partito Democratico, ma partecipata anche da RC-PdCI e dai Verdi che sono intervenuti nel corso del dibattito con alcuni dei loro più noti esponenti.
Significativo per me è stato l’intervento di Marco Coloretti, capogruppo del PD in Consiglio comunale ed ex assessore al Bilancio della giunta Massetti (nella foto a sinistra insieme al consigliere Ranzenigo e al segretario cittadino Figus). Il suo discorso ha messo in luce quella che è la strategia e la cultura politica di questo ex amministratore del centro sinistra che pur essendo oggi il capo dell’opposizione, di fronte ai problemi della città si preoccupa ogni volta di proporre soluzioni condivise più che denunciare ai padernesi l’incapacità della giunta di destra a governare e mettere in difficoltà Alparone e i suoi assessori.
Non è certo il comportamento di chi si sente ed è in “minoranza”, ma quello di un ex governante che cerca di "guidare" l’amministrazione anche stando momentaneamente all’opposizione, perseguendo sempre il bene comune.
“Ci stiamo impegnando come gruppo e come partito per fare chiarezza su questa vicenda. Proporremo al Consiglio comunale di sostituire la delibera votata in giugno con un atto di indirizzo più chiaro che impedisca altri equivoci e vada incontro alle esigenze dei cittadini – ha detto -. L’obiettivo è scrivere una norma che resti nel tempo e nessun sindaco di destra o di sinistra debba cambiare, una soluzione seria che dia certezze ai proprietari di case 167. Se abbiamo sbagliato tutti, maggioranza e opposizione, a votare una delibera che non era chiara sul valore dei terreni, sul metodo di calcolo e sugli sconti da applicare, se ne prenda atto e la si modifichi nell’interesse di tutti: del Comune che deve poter ricavare fondi da una sua proprietà per sostenere l’edilizia popolare, senza però creare disparità di trattamento tra i condomini, senza chiedere cifre squilibrate rispetto ai valori reali degli immobili e a condizioni che siano in linea con quelle praticate da altre amministrazioni”.
Coloretti ha anche approvato la costituzione di un "Comitato cittadino di condomini 167" e definito una vergogna la decisione di non far partecipare tutti i consiglieri comunali all’assemblea indetta dal vicesindaco Bogani nel palazzo comunale. “Questa concezione proprietaria delle istituzioni che la giunta di destra ostenta con arroganza non è più sopportabile e va denunciata ai cittadini e respinta”.
L’ex assessore ai lavori pubblici, Ernesto Cairoli, di RC-PdCI ha detto che la giunta Alparone “ha liquidato nei mesi scorsi cinque cooperative con il metodo di calcolo definito dalla giunta Massetti. Poi non si comprende perché ha bloccato tutto e ha preteso di imporre questa soluzione, inaccettabile perché crea una evidente disparità di trattamento tra presente e passato. La soluzione più corretta? Non pagare, perché non c’è obbligo di adesione e chiedere all’amministrazione di fare come a Reggio Emilia, cioé non applicare il nuovo metodo di calcolo perché ingiusto e troppo oneroso per i cittadini che nel frattempo si costituiscano in Comitato per difendere i loro diritti”.
“Bisogna definire bene il valore di partenza delle aree da riscattare – ha detto Michele Crapuzzo, ex assessore all’Urbanistica e leader dei Verdi padernesi -. Va sostenuto il principio di parità di trattamento con la giusta rivalutazione Istat, ma il metodo di calcolo deve restare identico a quello del passato che noi abbiamo definito. Inoltre il Comune deve fare una proposta di vendita uguale per tutte le cooperative tenendo presente quelle liquidate nei mesi scorsi alle vecchie condizioni”.
A questo punto un cittadino dalla sala ha chiesto: “Insomma, quello che vogliamo sapere è se oggi non paghiamo e voi nel 2014 vincete le elezioni, ci garantite che le condizioni di vendita rimarranno quelle vecchie?”. Domanda alla quale ha risposto la consigliera avvocato Michela Scorta: “La nostra promessa è mantenere le condizioni che proponiamo nell’Ordine del Giorno presentato questa sera” Tutti i condomini padernesi degli immobili 167 adesso lo sanno.
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