Più i blog discutono del nulla è più sono affollati. Questa regola che accomuna la maggior parte dei diari digitali viene confermata a Paderno Dugnano. Ne è un esempio l’appassionato dibattito che scuote il megafonino della destra cittadina che dopo aver ripreso una notizia data da me (le dimissioni di Scotton da presidente di Cassina Amata) con le solite onomatopeiche (un po’ marinettiane) titolazioni che Rienzo tanto ama “Boom”, non ha aggiunto notizie, ma ha collezionato ben 27 commenti. Non sul merito della cosa, cioé le dimissioni di Scotton e il significato o le conseguenze di questa decisione, ma un ridicolo e infantile dibattito sul giudizio negativo che Gianni Rubagotti, ideatore del famoso Osservatorio dei Quartieri, aveva dato della scadente gestione dei parlamentini locali governati dal centrodestra.
Apriti cielo. Rubagotti è stato prima accusato di essere “un critico professionista”, poi di volersi parlare addosso “strombazzando ai quattro venti” le sue iniziative, poi di “fare il gioco al massacro sui Quartieri”, di fare “critiche colme di rancore”, poi, velatamente, di essere un simpatizzante di sinistra, poi di “piagniucolare perché nessuno lo candida”, poi di essere un ignorante che “se la canta e se la suona”, poi di “non avere esperienza”, poi di essere un insoddisfatto sessuale che avrebbe “bisogno di una donna…o di un uomo a seconda dei gusti”, poi di “non avere un ca..o da fare e di continuare a rompere”, poi “di non saper fare un’opposizione costruttiva”, poi di pretendere che “si facciano feste” di quartiere, poi di “essere un gran rompiscatole”, alla fine viene invitato da un consigliere di quartiere, tale Andrea (i cognomi non servono, Paderno è un paesello e tutti sono amici o parenti) a recarsi a discutere “nelle sedi di Quartiere”; ovviamente quando sono aperte (già, quando?). Mamma mia quanto tempo e fatica profusi per niente. E quanta acrimonia e livore verso Rubagotti il quale ha solo detto quello che sanno tutti, cioè che “il re è nudo”.
Apriti cielo. Rubagotti è stato prima accusato di essere “un critico professionista”, poi di volersi parlare addosso “strombazzando ai quattro venti” le sue iniziative, poi di “fare il gioco al massacro sui Quartieri”, di fare “critiche colme di rancore”, poi, velatamente, di essere un simpatizzante di sinistra, poi di “piagniucolare perché nessuno lo candida”, poi di essere un ignorante che “se la canta e se la suona”, poi di “non avere esperienza”, poi di essere un insoddisfatto sessuale che avrebbe “bisogno di una donna…o di un uomo a seconda dei gusti”, poi di “non avere un ca..o da fare e di continuare a rompere”, poi “di non saper fare un’opposizione costruttiva”, poi di pretendere che “si facciano feste” di quartiere, poi di “essere un gran rompiscatole”, alla fine viene invitato da un consigliere di quartiere, tale Andrea (i cognomi non servono, Paderno è un paesello e tutti sono amici o parenti) a recarsi a discutere “nelle sedi di Quartiere”; ovviamente quando sono aperte (già, quando?). Mamma mia quanto tempo e fatica profusi per niente. E quanta acrimonia e livore verso Rubagotti il quale ha solo detto quello che sanno tutti, cioè che “il re è nudo”.
I Consigli di Quartiere da due anni non funzionano come istituzioni della partecipazione democratica perché il nuovo sindaco e la sua giunta hanno voluto così, dal momento che prima li hanno commissariati, poi li hanno occupati emarginando gli eletti, poi li hanno lasciati senza risorse né ruolo. Questi sono i fatti e di questo si dovrebbe discutere se si vuol cambiare questa realtà, nei quartieri e sui blog. Ma per ora nessuno lo fa. E’ più facile giocare a ping pong battendo e ribattendo tra anonimi e non le solite parole vuote. Bum, bang, splash, poff, trac, ta-ta-ta-ta, perepé, e via marinettando.
4 commenti:
La cosa delle feste di quartiere è una vera e propria chicca.
Infatti la cosa è nata quando ho parlato dell'evento che doveva esserci al termine di ogni minimandato del coordinamento dei Quartieri.
La persona in questione l'ha creduta forse una mia idea e ha fatto il commento sulle feste di paese per dire che era una stupidaggine.
Peccato che come gli ha fatto notare Efrem Maestri fosse un'idea proprio del centrodestra che ha istituito quel coordinamento.
Quindi curiosamente quel ragazzo la pensa sull'evento di fine minimandato esattamente come Giuranna che aveva preso pesantemente per i fondelli sul suo blog il coordinamento dei quartieri...sono cose che capitano, del resto il nostro Presidente del Consiglio ha detto al telefono che il nostro è un paese di m... riprendendo la frase di un certo Luttazzi alla fine dell'intervista a Travaglio che gli è costato il posto in RAI...e forse Luttazzi nella sua ironia troverà il tempo di fare un editto bulgaro contro il Berlusca :)
Carlo, "essere un gran rompiscatole" l'ho detto io ironicamente al buon Gianni.
Quando ci vediamo ti ricordo di compilarmi il borderò per i diritti d'autore :)
Grazie, non mancherò. Se hai altre notizie in merito mandamele (non su Rubagotti s'intende).Ciao
El Pinèla è Efrem Maestri. Avendo un blog su blogger dove mi firmo "El Pinèla" mi è uscito quell'account.
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