venerdì 9 settembre 2011

Riscatti "167": monta l'agitazione tra i padernesi

“A Calderara sta preparando una sommossa popolare” avverte Pasquale Taccone, cittadino residente nel quartiere che nei giorni scorsi ha inviato e protocollato una lettera al vicesindaco Gianluca Bogani, assessore al territorio, e ai Capigruppo dei partiti presenti in Consiglio Comunale. Il tema del contendere è il riscatto dei diritti di superficie offerto ai cittadini titolari di un immobile costruito su un’area della “167”. I riscatti richiesti dal Comune hanno messo in agitazione i cittadini perché ammonterebbero a circa il doppio di quelli stabiliti in passato dall’amministazione. Ma la questione non era già stata affrontata e risolta in Consiglio Comunale anche grazie al contributo dell'opposizione? Cosa è successo da allora? Che cosa ha messo in  agitazione i padernesi che oggi sarebbero addirittura pronti "alla sommossa" come afferma Taccone?  Segue il testo della lettera.
Paderno Dugnano, 23 agosto 2011
Ricevo con data protocollo 26-07-2011 dall’ufficio Settore Pianificazione del Comune di Paderno Dugnano (MI) che mi si viene offerta la possibilita’ di riscattare il terreno di superficie ove io risiedo in quanto il mio fabbricato è stato costruito su terreno della “167” nel 1985.
E’ dalla fine del mese di luglio che le chiedo un incontro (la sua segretaria le ha inviato via e-mail una mia sollecita richiesta di incontro) fornendole anche i miei riscontri. Ai fogli del Settore Pianificazione del Comune di Paderno Dugnano inviata ai cittadini ha aggiunto una lettera (color verde) da lei firmata. Nel “suo” foglio verde riferisce di essere pronto a cogliere eventuali ed ulteriori necessità  “per semplificare l’acquisto definitivo della vostra casa”. Qui si tratta del diritto di superficie che andrà a cessare o rinnovato fra 60 anni! Con tutto quello che nel frattempo potrà succedere . Chiaro? Inviare lettere mielose e burocratesi, attualmente a circa 2.800 cittadini di Paderno Dugnano (MI), chiedendo esborsi spropositati e intimorire i proprietari di modeste abitazioni con strutture e caratteristiche economiche e popolari, molti pensionati, disoccupati, monoreddito,con esborsi pecuniaremente macroscopici, le sembra corretto? Nei prossimi 60 anni cosa succederà della mia (?) proprietà? L’informazione ai cittadini la volete dare o vi limitate a dire che la legge non accetta ignoranza? Ma quale legge se cambia ogni 2 x 3? Penso che un confronto democratico con i cittadini (mai interpellati) per queste problematiche sarebbe stato più idoneo e fruttifero. Certo di un’immediata risposta porgo distinti saluti.
Taccone Pasquale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

QUESTA COLORATA LETTERA "VERDE " AI CITTADINI, "RISCATTI 167", E'L'ENNESIMA CONFERMA DI CRASSA IGNORANZA DI QUESTI "PSEUDO AMMINISTRATORI"... NON SI RENDONO NEPPURO CONTO DI CIO' CHE SCRIVONO...DI FATTO,NELLA MEDESIMA COMUNICAZIONE, QUESTE GRANDI MENTI,GIUSTIFICANO LA LORO AZIONE DI VENDITA COME OBBLIGATI DA UNA "SENTENZA" DEL TAR...MA QUESTI SIGNORI, LA CONOSCONO LA DIFFERENZA TRA "SENTENZA" E "LEGGE" ?????? NON OFFENDANO ALMENO, PER FAVORE, L'INTELLIGENZA DELLE PERSONE!!!!!!