giovedì 15 settembre 2011

Quartiere Palazzolo: la giunta esclude il Consiglio di Quartiere

Ogni volta che su questo blog ho parlato del crescente malumore provocato dal modello di gestione, centralista e autoritario, che la giunta Alparone ha imposto ai Consigli di Quartiere fin dal suo insediamento, ho ricevuto “smentite” da parte dei blog di centro destra, fiancheggiatori dell’amministrazione e da qualche foglio benvisto dal Palazzo.
Tensioni con i presidenti dei Quartieri Dugnano, Calderara, Palazzolo, Cassina Amata? Ma quando mai.
Da qualche tempo però i rumori sinistri provocati dagli scazzi e dalle lamentele che provengono dalle frazioni si susseguono più forti e a riprenderli stavolta sono i settimanali locali. L’ultimo boato rimbombato dalla periferia è stato riportato da “Il Cittadino” del 10 settembre che segnala “la delusione” del Consiglio di Quartiere di Palazzolo, per il modo con il quale l’amministrazione sta gestendo la trattativa con i giovani della “leva ‘92” in occasione della festa patronale e delle tradizionali manifestazioni goliardiche che l’accompagnano. Manifestazioni che l’anno scorso avevano provocato qualche screzio tra giovani palazzolesi e il sindaco in persona.
Gaslini e Aliverti, rispettivamente presidente e vicepresidente, che quest’anno si erano spesi per trovare con i ragazzi un accordo preventivo e avevano convocato un’apposita riunione con loro, hanno espresso sul Cittadino tutto il loro "rammarico" per essere stati scavalcati e marginalizzati dall’intervento di due assessori, Di Maio e Caldan. “Era già tutto pronto quando con una telefonata ci hanno comunicato che a parlare con i giovani sarebbero andati solo loro, escludendoci totalmente” si sono lamentati di due.
Come si vede il modus operandi di questa giunta di destra è sempre lo stesso, coerente con la politica antidemocratica e centralista fin qui attuata. Per di più, alle proteste del leghista Gaslini ha risposto il “suo” vicesindaco Bogani che gli avrebbe detto: “Di Maio ha un legame speciale con Palazzolo e sa come muoversi”. Insomma, "ragazzo spostati e lasciaci lavorare".  Povero Gaslini, pensava di essere padrone a casa sua..

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Aliverti, che guardacaso è della lista Di Maio, non ha mai risposto pubblicamente alle accuse dei giovani della Leva 91 che dicevano che aveva dato loro una autorizzazione verbale a fare quello per cui sono stati perseguiti. Mi ricordo che casualmente proprio quando andavo in consiglio di quartiere ragioni personali lo portavano a uscire prima e quindi non potevo chiedergli la sua. Ha detto solo su un blog che considerava chiusa la cosa con le parole di Di Maio. Che diceva Di Maio? che in sostanza diceva che il consiglio di quartiere ha il potere di fare il postino: cioè ascolta riferisce alla giunta e poi la giunta parla direttamente agli interessati.

Non capisco quindi di che si lamenti adesso...come diceva il famoso postino televisivo Chiambretti "Indietro non si torna" :-)