Ricevo da Gianfranco Massetti questo commento sul gemellaggio tra Paderno Dugnano e le cittadine di Neve Shalom e Surif. Bissoli vorrebbe mettere una targa da qualche parte per ricordare questo gemellaggio. A me l'idea di mettere targhe sul presente non piace. Piuttosto sarebbe meglio fare qualcosa per rendere più concreto un impegno di collaborazione preso dalle tre città gemellate, come suggerisce Massetti. Se un gemellaggio tra comunità non produce niente perché non è vivo e vitale è solo una pantomima che non merita nemmeno il ricordo.
Ha ragione Luciano Bissoli (il giorno del 5 luglio 2011) che il legame tra Paderno Dugnano e le cittadine, israeliana di “Neve Shalom” e palestinese di “Surif”, non è mai venuto meno nell’animo dei padernesi. Nel 2005 avevamo visitato le due città e poi avevamo ospitato a Paderno i due sindaci.Tante le iniziative ,anche con gli studenti del Gadda. Oggi, dopo il risveglio delle primavere arabe, bisogna continuare l’impegno per la pace in Medio Oriente e tra i due popoli :Israele e Palestina. E riprendere i temi della cooperazione internazionale.
Negli anni successivi , dopo quel gemellaggio, ci fu in effetti un raffreddamento nelle relazioni.
Per due motivi: da un lato le difficoltà interne al progetto di Neve Shalom e dall’altro per la vittoria dei fondamentalisti di Hamas a Surif.
Ora però è tempo di ripartire da quell’impegno e di chiedere a tutti un nuovo sforzo per la pace e riprendere un ruolo positivo per la nostra città. Non possiamo restare indifferenti di fronte a migliaia di giovani che chiedono più libertà,più democrazia, più benessere.
Anche noi possiamo fare qualcosa.
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