mercoledì 20 luglio 2011

Falcone e Borsellino: patatine politiche e fatti concreti

Il Giorno che ieri ha dedicato ben tre pagine illustrate da un ricco album fotografico ed enfatizzato da una ridondante copertina, alla riapertura del Centro Falcone e Borsellino (un bel soffiettone, non c’è che dire), oggi cerca di riequilibrare le cose segnalando qualche sbavatura nell’operazione messa in atto dall'assessore Ghioni e dando la parola agli ex gestori del Centro per poter titolare che anche loro "applaudono" l’avvenuta riapertura.
La sbavatura evidenziata dal quotidiano è che il Centro, aperto  quattro ore al giorno da lunedì a venerdì, resta chiuso quando maggiormente serve, cioè al sabato e alla domenica. Non è un disservizio da poco perché sono proprio questi i giorni in cui la struttura lavorava di più e (la domenica) tutti i negozi sono chiusi. Ma l’assessore che evidentemente ha riaperto il Centro a metà luglio solo per ragioni politiche, cioè per nascondere il fatto di non essere riuscito a costruire (proprio lui che si occupa di volontariato)  in sei mesi una soluzione di gestione più decente e credibile di tre macchinette distributrici di caffè e bibite, si difende continuando a parlare di provvisorietà e di “rodaggio”. 
Pare infatti, leggendo il giornale, che sia davvero una cosa complessa e difficile fare le volture dei contratti di luce, gas e telefono e riaprire un bar di proprietà comunale, per non parlare di far funzionare un Centro di aggregazione sociale con qualche iniziativa più consistente della fornitura di un tavolo e di quattro sedie.
La verità è che in questi sei mesi, mentre  sindaco e assessore si occupavano, solo a parole naturalmente, di antimafia e gettavano fango su Arturo Baldassarre e il gruppo di 22 volontari che lo ha seguito e sostenuto (volontari attivi non virtuali), questi mandavano avanti una fitta serie di concrete iniziative di aggregazione sociale, dai corsi di yoga alle gite, ai soggiorni climatici, alle quali hanno partecipato ben 500 padernesi di ogni età. Un servizio di tutto rispetto che riprenderà regolarmente a settembre, grazie alla collaborazione del parroco don Gabriele, mentre l’assessore ancora oggi non sa assolutamente cosa riuscirà mai a combinare nel finalmente "suo" Centro.
L’attività sociale della vecchia associazione a favore dei cittadini, che è proseguita ininterrotta nonostante lo sfratto, per me era una notizia di grande interesse, eppure le due giornaliste del quotidiano l'hanno data di striscio e senza il giusto risalto. Perché? Forse perché alla luce dell'evidente disparità di risultati conseguiti, da un lato tre macchinette del caffè chiuse nel week end, dall’altro sei mesi di attività sociali per oltre 500 persone, non si poteva non ammettere che Alparone e Ghioni, nell’ansia di buttare l’acqua sporca della cena di mafia (un errore di gestione, non un reato), avevano buttato via anche il bambino? 

3 commenti:

Anna ha detto...

"l'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quanto l'invidiato vive salutato dal plauso della gente".

E noi cari ex volontari e amici del Centro Falcone e Borsellino di plausi ne abbiamo avuti pareccchi e ne avremo ancora molti. Dobbiamo continuare a svolgere la nostra attività di volontariato bene (credo)come lo abbiamo fatto fin'ora, anzi cercando di migliorare sempre di più.Non finiremo mai di ringraziare Don Gabriele per lo spazio che ci ha concesso e per aver creduto in noi. Ha avuto modo di conoscerci personalmente, e di constatare che non siamo quelle cattive persone (il nostro sindaco così ci ha apostrafato più volte)che non vogliono il bene della città.Potremmo benissimo farci i fatti nostri, andare al mare coltivare altre passioni e invece non potete immaginare la soddisfazione che si prova quando ti si avvicina una persona e ti sussurra all'orecchio: "grazie per quello che state facendo".
Più volte, io personalmente,ma penso sicuramente anche gli altri volontari, ho provato questa emozione al Centro Falcone e Borsellino e ancora continua all'ex cinema Splendor. Auguro ai nuovi volontari che gestiranno il Centro Falcone e Borsellino buon lavoro e auguro a loro, inoltre, di provare la stesse emozioni e sensazioni.
Approfitto per dire ancora una volta che il nostro obbiettivo non era quello di ritornare al Centro, ma quello che l' Associazione non venisse sciolta.
Trovo altresì vergognoso che un'Amministrazione Comunale sciolga un'Associazione di volontariato.
Comunque come già più volte scritto non ci sarà alcun ricorso al Consiglio di Stato.
Anna

Anna ha detto...

Dimenticavo. Lo sappiamo benissimo da che parte sta la stampa locale.
Anna

Anonimo ha detto...

Il Centro Falcone e Borsellino ha riaperto i battenti...
semplicemente commento: finalmente!!
E al di là dei fatti accaduti, al di là delle polemiche, al di là delle ricorrenti e travisate notizie, mi chiedo se il bene della comunità padernese sia aver voglia di dimenticare e cercare di appianare il "possibile", o continuare ad inveire su chi ha sempre fatto e voluto il bene di questo Centro e di tutte le persone frequentatrici dello stesso.Per ognuno di noi, un briciolo di riflessione è d'obbligo!...