C’e un caso su cui merita riflettere mentre infuriano le polemiche sull’aumento del prezzo del biglietto di tram e metro a Milano. Quello di Elio Catania, numero uno dell’Atm di Milano, assunto nel 2007 da Letizia Moratti su indicazione di Berlusconi (nella foto all'inaugurazione della stazione di Affori). Segnalo a questo proposito il blog dell’ex direttore, oggi editorialista, de il Giornale, Mario Giordano, sul quale si può leggere quanto riporto qui sotto:
Ricordate le polemiche sul suo stipendio? Esplosero nell’estate 2008, quando si scoprì che il manager (già noto per la maxiretribuzione e la maxiliquidazione alle Ferrovie: prese 6.700.000 euro per andarsene…) aveva avuto dalla municipalizzata uno stipendio di 480.000 euro l’anno, superiore cioè al tetto previsto dalla legge finanziaria 2007. Per aggirare il divieto Catania fece allora ricorso a un piccolo trucchetto, già sperimentato da altri manager pubblici, sommando cioè la carica (e la paga) di presidente con quella di direttore generale. Quindi difese la sua scelta al Tar: “Il mio stipendio è basso” commentò in quella circostanza,sprezzante del ridicolo. E, soprattutto, tralasciando di specificare che, oltre al gettone della municipalizzata, incassava da tempo anche una pensione Inps più che dignitosa: circa 160.000 euro l’anno, cioè 12.276 al mese. Troppo bassa pure quella?
Chi si lamenta dei rincari di oggi forse dovrebbe chiedere conto degli enormi sprechi come questo a chi 4 anni fa ha fatto certe scelte sciagurate e non prendersela con Pisapia che deve governare facendo i conti con la realtà che ha trovato.
6 commenti:
Qualunque siano la cause di questa bella novità, proviamo a fare un salto indietro nel tempo e chiediamoci come avremmo reagito alla notizia che il prezzo del biglietto di tram e metro sarebbe lievitato in sol colpo di ben lire 1.000. Perchè è di questo che si tratta, di un aggravio vergognoso. Invece di combattere l'abusivismo parassitario dei tanti che già ora non pagano il biglietto, lo si incentiva. Con il rischio che anche qualche cittadino finora onesto passi dall'altra parte. Tanto è più economico vedersi comminare una multa ogni tanto che sborsare quotidianamente 3.000 delle vecchie lire. Alla fine i costi ricadranno sulle spalle dei soliti tonti, perchè questa è una politica che penalizza l'onestà. Gli aumenti oramai sono sempre a due cifre percentuali, ma chi se ne frega; non ci meraviglia più niente.
E poi si vorrebbe incentivare l'uso dei mezzi pubblici!!!!!???? In questo modo? Come direbbe Totò: " Ma mi faccia il piacere!".
Luigi Vannucchi
Vannucchi ha ragione, prima di fare l'aumento del 50% del biglietto io avrei tagliato del 50% lo stipendio di Catania. Si dirà che questo non sarebbe bastato a riequilibrare i costi di ATM, ma se la sinistra non capisce che senza fare queste cose "prima" di chiedere sacrifici alla gente non avrà mai il consenso né la credibilità necessaria a "cambiare il Paese"
Sarebbe interessante vedere il contratto che l'allora sindaco Moratti fece sottoscrivere al Sig. Catania, perchè mi sa che lì non esistono clusole che possano prevedere alcuna decurtazione di stipendio.
Tagliare lo stipendio ai manager italiani è talmente difficile che a volte sembrano li scambi per i nostri politici.
Gabriele
com'è che ci si scandalizza per l'aumento del biglietto del tram e nessuno dice nulla sui prezzi dei carburanti che salgono di 100 delle vecchie lire ogni giorno?
E gli aumenti delle Nord decisi dalla coppia Formigoni/Cattaneo poco tempo fa?
ciao.
Alfonso.
Pisapia è stato eletto per fare una politica popolare. I soldi deve prenderli dalle tasche di chi ne ha troppi: tassare le auto di lusso, le seconde e le terze macchine (che tanti possiedono), i negozi sfitti, gli alloggi sfitti da più di un anno (c'è chi ne possiede a centinaia comune compreso).E soprattutto andare a governare la città dopo avere studiato (non mettere un ragazzino a fare l'assessore alla mobilità).
Finalmente un Sindaco che si muove ... perchè PISAPIA TUTTI I CDA SI PORTA VIA. Anche il vertice di ATM è stato azzerato (29.07.2011). Vannucchi abbi fede, quest'uomo è veramente diverso da tutti gli altri.
Gabriele
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