giovedì 28 luglio 2011

La stampa provinciale e la "cittadina" Sesto


“Filippo Penati, ex sindaco della cittadina alle porte di Milano”. Cittadina? Ma che immagine danno ai loro lettori della realtà che descrivono certi giornalisti? Sesto San Giovanni ha più di 81mila abitanti. Ha dimensioni pari a quelle di capoluoghi come Varese e superiori a quelle di Pavia e Cremona, tanto per rimanere in Lombardia. Ha quasi il doppio degli abitanti di città quali Mantova e Lecco che nessuno si sognerebbe di chiamare "cittadine", ma i giornalisti (ho riportato un passo di un articolo pubblicato oggi dal Corriere e l’ho sentito dire ieri anche dalla RAI) continuano a descriverla come un ex borgo operaio della cintura industriale milanese e non come la capitale di quell’area urbana, anzi metropolitana, che con Cinisello Balsamo, Cologno Monzese e Paderno Dugnano, conta circa 250mila residenti, cioè il 20% degli abitanti della metropoli.
Questo particolare riflette la visione ristretta e “provinciale” della realtà in cui si collocano certi eventi descritti dalla stampa la quale costruisce così un'immagine sostanzialmente scorretta dei fatti che non aiuta a capire. Il Nord Milano non è una periferia, ma un territorio denso che da 20 anni si sta trasformando in una grande area terziaria in cui trovano posto università, centri di ricerca, il principale polo di produzione di contenuti informativi, editoriali e televisivi, centri commerciali. Il motore di una trasformazione epocale del nostro territorio, processo dentro il quale Penati e i suoi accusatori hanno giocato ruoli diversi. Altro che “cittadina”.

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