“Se il problema si fosse presentato in un altro quartiere il Comune avrebbe reagito in modo diverso”. A dirlo non sono solo i genitori dei bambini della Materna di viale Tunisia al Villaggio Ambrosiano, che da mesi chiedono inutilmente risposte certe sul futuro della scuola e garanzie per la salute dei loro figli. Pare che a pensarla così siano anche esponenti della giunta Alparone, perplessi di fronte al comportamento della loro amministrazione che incomprensibilmente da mesi nega una risposta ufficiale ai genitori i quali chiedono solo un incontro chiarificatore con sindaco e assessori competenti. Chiedono di venire rassicurati e invece vengono respinti.
Stamani i genitori hanno informato la stampa cittadina sul marciapiede davanti alla sede quasi inabitabile (stando alle rilevazione della ASL) dell’edificio scolastico costruito circa mezzo secolo fa. “E’ una vecchia storia di degrado che per me risale al 2008 – ha dichiarato Maura Vincenzi, mamma di un bambino che ha frequentato fino a due anni fa la scuola e di un altro che è iscritto al nuovo anno scolastico -. Abbiamo cominciato a lamentarci con il Comune quando a governare era il centro sinistra, pertanto la nostra non è una battaglia ‘politica’, anzi non è nemmeno una battaglia perché in realtà chiediamo solo delle risposte dovute dall’amministrazione che garantiscano i genitori sui rischi che corre la salute dei loro bambini che frequentano un ambiente malsano. La differenza tra allora e oggi è che se anche la giunta precedente non ha fatto molto per risanare la scuola, almeno ci ha regolarmente risposto”.
Alparone, invece, non risponde alle lettere dei genitori, anzi nega loro l’accesso agli atti e la visione del rapporto dell’ASL stilato dopo un sopralluogo di 8 mesi fa, violando così leggi e regolamenti precisi. In compenso dimostrando un sostanziale disprezzo per i suoi amministrati il sindaco parla con i giornalisti ai quali illustra i suoi programmi di intervento sull’edilizia scolastica tra cui anche la scuola di via Tunisia, relativamente alla quale afferma che l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di: “trasferire il prima possibile all’interno della Curiel la Materna di Via Tunisia dove comunque, nelle prossime settimane, si effettuerà la necessaria manutenzione mettendo anche in sicurezza le vetrate”. Peccato che “il prima possibile” non è una data, che la Curiel non è una destinazione ottimale per i bambini piccoli, che hanno bisogno di ambienti diversi da quelli di un’elementare e difficilmente potranno coesistere con i bambini più grandi che hanno orari ed esigenze molto differenti. Inoltre si parla di “vetrate” quando il problema principale secondo la ASL) sono le muffe prodotte dalle infiltrazioni d’acqua che rendono inabitabili i locali e provocano attacchi d’asma e allergie ai bambini. Problema che il sindaco ignora bellamente.
“Io non intendo fare la guerra a nessuno e non voglio fare politica, ma non voglio nemmeno farmi trattare così e pretendo che chi governa faccia il suo dovere. Se chiedo risposte certe mi aspetto che queste mi vengano fornite dalla mia amministrazione – ha detto un altro genitore, Marco Giovanetti -. Chiedo che il sindaco ci dica cosa intende fare rispetto alle cose scritte dalla ASL nel suo rapporto che lui non ci ha consegnato, ma che noi abbiamo avuto in copia, e cosa ha fatto da ottobre a oggi per risolvere i problemi. Ci spieghi che provvedimenti verranno presi questa estate per rispondere all’emergenza sanitaria e garantire ai bambini un ambiente sano. I genitori devono venire informati sulla reale situazione dei locali e sui rischi che i bambini corrono. Chiediamo inoltre che non venga interrotto il servizio scolastico”. Alparone è avvertito, i genitori sono pronti ad andare fino in fondo con tutti i mezzo legali. Gli conviene perciò scendere dal suo piedestallo.
1 commento:
Maria Montessori, chi era costei?
Povera Italia.
Marco L.
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