sabato 23 aprile 2011

Democratici: il 25-28 aprile, è importante esserci

Carissimi Democratici,
per chi rimane in città, lunedì – giorno di Pasquetta – è anche il 25 aprile e siamo tutti invitati alle manifestazioni che si terranno in piazza della Resistenza a partire dalle 9.30, per commemorare la Liberazione dal nazi-fascismo.
Questo, lo vediamo continuamente, è un momento di gravi attacchi alla vita democratica del paese e nel loro piccolo (in tutti i sensi) anche la giunta padernese di centro destra tenta, come già a fatto con i festeggiamenti del 17 Marzo, di sminuire la ricorrenza ricorrendo a spostamenti e frazionamenti in date diverse lasciando, il giorno 25, il minimo obbligo istituzionale al quale comunque non può venir meno. Mai come ora è importante dimostrare che continuiamo a riconoscerci e a difendere i valori per cui fu combattuta la Resistenza e che trovano espressione nella nostra Carta Costituzionale.
Giovedì 28 aprile alle 20.30 un altro importantissimo appuntamento.
In occasione della GIORNATA MONDIALE VITTIME DELL’AMIANTO fiaccolata per le vie di Paderno Dugnano. Ritrovo in via Galileo 19 davanti all Ex Ispra (vicino alla Metalli), arrivo davanti al Comune.
E’ importantissimo partecipare: per dire BASTA ai morti sul lavoro e di lavoro in nome del profitto per ricordare le vittime, soprattutto quelle della nostra Città, per dimostrare la nostra vicinanza alle loro famiglie e a chi, come nel caso dell’Eureco, pur sopravvissuto ha perso il lavoro perché era un lavoro precario, perché prima non aveva garanzie ed oggi non ha sostegno dalle istituzioni PERCHE’ PER FAMIGLIE E SOPRAVVISSUTI ESSERE VITTIME SEMBRA CHE SIA UN TORTO (i morti possiamo solo piangerli) come se quello che è successo fosse colpa loro.

Scusatemi lo sfogo, in questo giorno di Pasqua vorrei essere sereno e non lo sono, vorrei che facessimo di più e so anche che non c’è solo l’eureco, ci sono gli operai di Lares e Metalli, ci sono altri cassa integrati ed altri disoccupati, ci sono altre vittime del lavoro, ci sono le vittime dell’amianto, ci sono milioni di altre vittime per sfruttamento, guerre, altre ingiustizie.
Forse non esiste più la lotta di classe tra padroni e operai ma certo rimane una grande differenza (e in continuo aumento) tra ricchi e poveri e non parlo solo di ricchezza materiale ma anche e soprattutto di differenza di opportunità.
Nella vicinanza della ricorrenza del 25 aprile penso a quanto la nostra bella Costituzione sia, in realtà, inapplicata, a quanto la Resistenza non possa considerarsi ancora finita, a quanto, da cristiano – permettetemi - Qualcuno sembri lontano. 
 Non possiamo rinunciare alla speranza quindi continuerò a chiedere a tutti, e a me per primo, maggiore impegno,maggiore consapevolezza, maggiore testimonianza.
 Un sincero augurio di Buona Pasqua, che possiate passarla serenamente. Da meditare, in coda, i primi quattro articoli della nostra Costituzione ed un pensiero che amo molto di Don Tonino Bello.
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano
www.pd-padernodugnano.org
  
Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
  
Ricordiamoci che delle nostre parole dobbiamo rendere conto agli uomini.
Ma dei nostri silenzi dobbiamo rendere conto a Dio!
(Don Tonino Bello)

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