venerdì 22 aprile 2011

Carlo Castagna, il perdono possibile

Perdono vuol dire “fare dono della libertà” e anche “liberare dal peccato”. Nel Nuovo Testamento il concetto di perdono è indicato da due parole greche con significati particolari: la prima è aphiemi che in greco omerico è usato per indicare il mettere in libertà una persona o una cosa. Nel Nuovo Testamento aphiemi è usato 142 volte e nel Vangelo di Matteo ben 47 volte. Ha il significato di perdono in senso assoluto, di perdono dei peccati, delle colpe, delle trasgressioni. Indica inoltre il rimettere i debiti, i peccati, lasciare cadere, abbandonare lo sdegno, dimenticare; la sua espressione più significativa è nel Padre Nostro (Matteo 6, 12). La seconda parola greca è hilaskomai che ha un significato particolare. Ha infatti valore di espiare, conciliare se stessi, placare il Dio irato, rendere benevolo, e misericordioso. 
Perdonare non è facile, anzi, è la strada più difficile, ma chi la percorre al suo termine trova la pace e la liberazione dal male.
Mercoledì 27 aprile alle ore 21, presso il centro “Cardinal Colombo” di Incirano (via San Michele del Carso, Paderno Dugnano), Carlo Castagna porterà la propria testimonianza parlando sul tema “Il perdono che libera...”. Come si ricorderà, quest’uomo è l’unico sopravvissuto alla “strage di Erba” nella quale perse moglie, figlia e nipotino, a causa della furia omicida dei vicini Olindo e Rosa. Il caso aveva lasciato tutti sconcertati, ma anche la decisione di Carlo di perdonare è una scelta forte che non può non interrogare ciascuno di noi.
L’incontro è organizzato dall’Azione cattolica ambrosiana del decanato di Paderno Dugnano (che comprende anche Limbiate e Varedo). Moderatore della serata sarà Franco Mizzi, responsabile decanale adulti di Ac e attivamente impegnato nel volontariato locale.

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