venerdì 29 aprile 2011

1° maggio 2011 – Social Rock Concert in piazza

Ricevo da Mario Patazzini questo comunicato stampa sulla Festa del 1° maggio
I Sindacati dei Pensionati aderenti alla CGIL – CISL e UIL di Paderno Dugnano in occasione del 1° Maggio, Festa dei Lavoratori, hanno voluto dedicare questa Festa ai giovani e ad una delle loro naturali passioni, la musica, con il “Social Rock Concert” che vedrà l'esibizione degli “Yellow Flag” (nella foto) e degli “Psicosuono”. L'intento comunque è quello di una riflessione sulla condizione di questi giovani ed in generale sulla critica situazione del mondo del lavoro. Quante volte si ripete che l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro ma, guardandosi intorno, questo non corrisponde alla realtà dei fatti. Il mondo del lavoro oggi è caratterizzato da lavoratori occupati in aziende a rischio, in cassa integrazione dilagante, da offerte di lavoro precario, in molti casi offensivo della dignità di un lavoratore, deprimente e senza speranze, che mette i lavoratori in condizioni di assoluta soggezione e impossibilità di far valere i propri diritti ed il rispetto delle regole e dei contratti di lavoro, giovani che ormai non hanno né speranze né il coraggio di ribellarsi.
Un mondo del lavoro fatto di disoccupati e addirittura di troppi che escono di casa al mattino e non tornano più, perché morti sul lavoro. Noi a Paderno Dugnano purtroppo abbiamo avuto un tragico episodio, una ferita ancora aperta: quella dell'Eureco, con 4 vite stroncate, lavoratori e famiglie abbandonati dalle istituzioni, senza nessuna forma di sostentamento, mentre un importante ministro dell'attuale governo affermava che “la sicurezza sul lavoro è un lusso che non possiamo permetterci”. Quante volte vien detto che per fortuna ci sono i genitori, le famiglie che aiutano questi giovani, ma questo è proprio l'esempio di una cattiva interpretazione della politica economica e sociale, è la dimostrazione della mancanza di una politica e di un governo adeguato. E' indispensabile perciò un piano per il lavoro e lo sviluppo, che metta al centro il lavoro per i giovani e gli investimenti per la ricerca e che modifichi le regole per il raggiungimento di un'occupazione stabile.

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