lunedì 14 marzo 2011

Stop ai 70 all'ora: la destra motorista dice no all'Europa

La Provincia di Milano ha deciso di non confermare il limite dei 70 chilometri orari sulle tangenziali e le strade provinciali, il limite entrato in vigore tre settimane fa per ridurre le emissioni di polveri sottili: da domani si torna a correre anche per legge. In questo periodo la polizia stradale ha elevato circa 500 multe accertate col telelaser sulle tangenziali e nessuna sulle provinciali (sprovviste di autovelox). Ricordiamo che sulle tangenziali circolano mediamente 410 mila veicoli al giorno e le multe sono quindi pochissime.
Se non c’è la volontà di farle rispettare le norme, anche a Milano, restano le solite grida manzoniane delle amministrazioni populiste della destra berlusconiana. Lo afferma Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente: “Aver detto ai milanesi che il limite c'è, ma non le sanzioni, s'è rivelato un clamoroso autogol. Così è una buffonata, un'inutile presa in giro”. L'obiettivo della Provincia, infatti, condiviso al tavolo dei sindaci dell'hinterland, non era quello di obbligare gli automobilisti a guidare in modo sostenibile a fonte di un'emergenza ambientale, ma “incentivare uno stile di guida più pulito” e “tutelare la salute pubblica”. Due valori che “la gente” evidentemente non condivide. Intanto i livelli di Pm10 hanno sballato la soglia d'allarme in 57 giorni dall'inizio del 2011 e sull'inquinamento di Milano e della Lombardia sarà aperta un'altra procedura d'infrazione. Nell'ultima settimana, nonostante la pioggia, i veleni hanno toccato un picco di 90 microgrammi per metro cubo d'aria, quando il valore limite di legge è di 50 microgrammi. Eppure il modello “70 all’ora” funziona già in mezza Europa. Ma l’Italia non è un Paese convintamente europeo e gli italiani spontaneamente non si sentono tali, nemmeno al Nord. Alla faccia dei leghisti.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

quando ero bambino per giustificare una mia sciocchezza dicevo:" ma il mio amico l'ha fatto"; al che i genitori mi rispondevano: " e allora? se lui si butta dalla finestra, devi buttarti anche tu?". questo per dire che non tutto quello che fanno gli altri paesi europei è giusto e va copiato; il limite dei 70 km/h per ridurre l'inquinamento atmosferico è un provvedimento ridicolo e inutile e mi compiaccio che i nostri amministratori si siano dimostrati, una volta tanto, più saggi di quelli degli altri paesi europei.

un cordiale saluto
andrea favrin

carlo arcari ha detto...

Per te sarà ridicolo, ma esistono fior di studi che dicono il contrario, Inoltre lasciamii dire che dal punto di vista della difesa dell'ambiente e della buona gestione del traffico, Paesi come la Svizzera possono ben darci lezioni di competenza e di buon senso.

Anonimo ha detto...

sarà.. per me il limite a 70 km/h, come pure le domeniche ecologiche, le targhe alterne, ecc. non sono altro che sterili palliativi, che comportano per i cittadini più disagi dei benefici che di fatto riescono a produrre; però non voglio fare affermazioni spregiudicate; preferisco attendere il 15 aprile. cosa succede il 15 aprile? si spengono le caldaie, no? vedremo i dati dell'aria delle giornate seguenti. certo, nella valutazione, occorrerà tener presente che in primavera la gente usa di più i mezzi pubblici, la bicicletta, il cavallo e il calesse, ma credo che i dati saranno ugualmente interessanti.

un cordiale saluto
andrea favrin

Anonimo ha detto...

Per me è stata una farsa mettere i cartelli per farsi fotografare o una mossa elettorale, anch'io penso che il limite poteva servire per abbassare l'inquinamento ma quanti lo hanno rispettato,solo pochi fessi, perchè adesso chi rispetta la legge è fesso. Oltre a quello quanto denaro pubblico buttato via per l'acquisto e la messa in opera dei cartelli e adesso devono toglierli altra spesa era meglio usarli per scopi benefici Luna