martedì 8 marzo 2011

L'8 marzo non è una festa, ma il simbolo di una lotta che continua

Domani alle ore 11,30 presso l'Aula Consiliare di via Vivaio 1, Milano, si riunirà l' ottava Commissione Lavoro della Provincia di Milano. Grazie alla disponibilità di Giuseppe Marzullo (PdL), presidente della Commissione, è stata accettata la richiesta di audizione del Comitato Lavoratori Lares. Un'occasione per riportare di nuovo all'attenzione delle istituzioni la situazione dell'azienda e del futuro degli 84 lavoratori. Un incontro in Regione invece attende i lavoratori di Metalli Preziosi per fare il punto della loro situazione.
Oggi, 8 marzo, Festa della Donna, è l’occasione per dimostrare solidarietà alle operaie delle due fabbriche padernesi che da due anni presidiano il loro posto di lavoro perduto e ricordare la storia di questa ricorrenza che, molti lo ignorano, ha avuto inizio proprio in una fabbrica in lotta, oltre un secolo fa.
L'origine della Festa dell'8 marzo risale infatti al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 marzo che la proprietà dell'azienda, per ritorsione, bloccò le porte della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire. Scoppiò un incendio nel quale morirono 129 operaie, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità di vita e di lavoro.
Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
L'8 Marzo, quindi, non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di una lotta per la dignità della vita e del lavoro che le donne conducono in prima linea, per tutti noi.

1 commento:

Giovanna B. ha detto...

Bello il paragone con le donne che lottarono agli inizi del '900 per ottenere condizioni lavorative migliori con le lavoratrici Metalli-Lares che hanno dimostrato di non arrendersi nonostante queste vicende assurde.
Anzi alcune di loro si sono organizzate per vendere dell'oggettista di loro produzione ai mercatini domenicali dimostrando enorme forza e coraggio.

A loro dedico questa giornata importante anche se come sappiamo tutti la donna dovrà faticare ancora molto per il raggiungimento di una pseudo parità.