E’ stata una bella festa quella che studenti e insegnanti dell’Istituto Gadda hanno regalato oggi alla nostra città. Una festa allegra, colorata, giovane, piena di energia e gioia di vivere, che esprimeva passione ,impegno e grande maturità oltre che grande capacità organizzativa. Alla manifestazione interamente preparata dalla prestigiosa scuola padernese sono intervenute oltre 300 persone, tra studenti e insegnanti, famiglie e autorità, operatori volontari delle tante associazioni cittadine, Croce Rossa, GOR, Avis, Protezione Civile, Associazioni d’Arma, agenti delle Forze dell’Ordine, locali e nazionali, consiglieri comunali, assessori e cittadini. I ragazzi li hanno allietati con discorsi, riflessioni, poesie ispirati alla ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia, canti accompagnati dalla banda musicale, e anche una divertente rievocazione storica, protagonisti Cavour, Garibaldi, Mazzini, la fatale Contessa di Castiglione, Vittorio Emanuele II° intervistati in stile “Amici”.
Insomma una festa divertente e ben riuscita. Peccato che a rovinarla ci si sia messa l’amministrazione che avrebbe dovuto lasciar parlare solo i giovani e ringraziarli per il grande lavoro fatto. Mai come in questa occasione, infatti, un bel silenzio sarebbe stato meglio di tante parole (e gesti) offensive, incongrue e inopportune. Parole che non perdonerò a chi ha approfittato di questa ricorrenza per fare un inaccettabile comizio politico a favore dell’ideologia del suo partito. Dispiace che a macchiarsi di questa vergogna sia stato l’esponente leghista che ritenevo il meno becero del mazzo che siede in consiglio comunale, l’assessore Rodolfo Tagliabue, il quale, nell’unico discorso ufficiale commemorativo della mattinata, ha ritenuto giusto imporci la “storia” del federalismo italiano nella versione bossiana.
Una provocazione bella e buona e anche una volgare mistificazione che ha offeso molti dei presenti che l’hanno dovuta ascoltare. Alla fine del comizio leghista non mi sono trattenuto e cedendo a un moto spontaneo di ribellione ho risposto alle parole di Tagliabue gettandogli idealmente in faccia il grido ripreso da altri presenti: “Italia, Italia, Italia”. E qui il sindaco Alparone, responsabile di questa vergognosa pagliacciata ideologica, una indegna strumentalizzazione politica consumata sulla pelle degli ignari studenti padernesi, ha superato se stesso. Sorpreso dalla reazione che aveva il tono di un'esortazione alla dignità e alla correttezza, ha risposto da par suo facendo davanti a tutti, al mio indirizzo, un gestaccio da bar sport, anzi da curva sud, una manifestazione plateale della sua indegnità, inadeguatezza e incapacità a ricoprire la carica istituzionale di primo cittadino, oltre che della sua miseria morale. Il sindaco dopo questo bel gesto (forse rendendosi conto di quello che aveva fatto), ha evidentemente deragliato e in un discorso che esito a definire tale, uno sproloquio senza capo ne coda, ha rievocato il muro di Berlino e la lotta al comunismo, suoi cavalli di battaglia, conditi da tonnellate di retorica; argomenti che con l’Unità d’Italia c’entravano come i cavoli a merenda.
Che dire in conclusione? Peccato, per Paderno Dugnano, per i ragazzi del Gadda e per i cittadini che hanno assistito a questa ennesima dimostrazione del bassissimo livello al quale questa destra ignobile ha ridotto la vita civile della nostra città.
6 commenti:
Ma io me la meritavo un'amministrazione comunale cosi?!
Se qualcuno ha il video dell'evento e del gestaccio dovrebbe farlo girare in rete affinchè tutti abbiano la possibilità di vedere che genere di amministrazione è a capo della città di Paderno Dugnano.
Aldo
Bisognerebbe chiedere a Simone Carcano, fotografo ufficiale dell'evento che ha pubblicato su Paderno 7 un bell'album di immagini della giornata. Peccato che quella con l'Alparone gesticolante e scomposto non compaia.
Ci sono buoni amministratori anche di centro-destra peccato che a noi siano toccati i peggiori
Marianna
Se le foto le ha lui allora siamo a posto... piuttosto che pubblicarle si mangerebbe i rullini e macchina fotografia compresa... naturalmente negherebbe anche che Alparone abbbia dato in escandescenze raccontando invece che al contrario abbia mostrato un incredibile self control nonostante le "pesantissime provocazioni" etc etc...
Bravi i ragazzi che hanno dimostrato un grande impegno, ma che il sindaco dica che questa era la celebrazione ufficiale è veramente fuori luogo. Senza sembrare empio, è come dire che la celebrazione ufficiale del Natale è il 26 solo perchè qualcuno ha deciso così. Se è stata decisa una data e tutta l'Italia, o nel caso del Natale, tutto il mondo la rispetta è perchè c'è una ragione, c'è il senso di comunione e di celebrazione che unisce o dovrebbe unire tutti. Ben vengano, anche a posteriori, altri tipi di commemorazioni ma è abominevole smarrire il senso e l'importanza che il rispetto della data di questa celebrazione dovrebbe avere per tutti noi.Dopo che innumerevoli vite umane sono state spese affinchè il nostro Paese fosse unito, mi indigna pensare che a qualcuno possa prendere il "ghiribizzo" di profanare la memoria storica, di stravolgere gli importanti valori che ci hanno lasciato, valori che soprattutto di questi tempi dove tutto sembra essere lecito,sono pericolosamente smarriti.Vergogna.
Piero
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