Quattro morti sul lavoro in tre giorni in Lombardia. Uno di questi è l’operaio albanese, in coma dal 4 novembre scorso, quando l’incendio dei veleni industriali della Eureco lo aveva investito ustionandolo gravemente . Leonard Shehu, 37 anni, faceva parte infatti della cooperativa che lavorava nel capannone della Eureco. Il suo cuore si è fermato questa notte facendo salire a quattro morti il tragico bilancio di una strage, sulle cui cause a tre mesi di distanza non si sa di preciso ancora niente.
Una situazione inaccettabile aggravata dal disinteresse sostanziale della nostra amministrazione che ha fatto slittare a data da destinarsi il "Consiglio Comunale Aperto sul Lavoro" che il sindaco aveva promesso di fare subito dopo la tragedia e che era stato programmato per il 31 gennaio. La giunta di destra, infatti, non ha provveduto ad invitare per quella data nessuna delle istituzioni e autorità competenti in materia che avrebbero dovuto confrontarsi con l’assemblea cittadina, fare il punto sulla situazione esistente, e indicare le possibili iniziative da intraprendere per migliorare le condizioni di sicurezza del lavoro e dell'ambiente sul nostro territorio. Evidentemente, le condizioni di lavoro nelle nostre aziende e il rischio rappresentato dalle numerose bombe ecologiche che ancora esistono a Paderno Dugnano, non preoccupano molto questa giunta che finora si è limitata alle condoglianze. Ma ai cittadini padernesi importa qualcosa di questa realtà o continuano, come sembra, a non sentirsi coinvolti?
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