martedì 11 gennaio 2011

I vecchi e i giovani

Ieri sera è stata presentato a una platea di circa 70 persone, solo metà delle quali “under 35”, il progetto “Cosmopòlis”, di cui ho già scritto e sul quale ho già espresso la mia opinione di esponente della gioventù del secolo scorso.
Cos’è “Cosmpòlis” lo spiega il volantino di presentazione che recita: Sono molti i giovani con idee, opinioni, e capacità di confronto valide, che tuttavia si stanno disaffezionando alla politica e all’impegno civico. E’ necessario che queste preziose risorse, cardini del nostro futuro, siano stanati e rimessi in circolo per innescare un meccanismo virtuoso di miglioramento collettivo....Si tratta di un laboratorio di idee, proposte, formazione tecnica e politica, che valorizzi i giovani e il loro desiderio di partecipare alla vita cittadina scovando opportunità, risorse, obbiettivi auspicabili; un sistema per fare rete e costruire qualcosa di nuovo, giovane, dinamico e concreto.
A illustrare l’iniziativa dal palco uno dei suoi promotori, Simone Tagliabue, presidente di Codice a Barre, un’associazione giovanile “istituzionale” che, stando a quanto si legge sul sito, in due anni di vita ha organizzato un faccia a faccia tra i candidati sindaci e i giovani prima delle elezioni amministrative del giugno 2009, e lanciato un progetto, “Tavola Rotonda” che sembra sostanzialmente identico a Cosmopòlis. Anche nelle parole usate per descriverlo. Cliccando sul link infatti compare una scheda intitolata "Presentazione e Linee Guida" che dice:
Sono tanti i giovani impegnati nella vita politica, sociale e associativa di Paderno Dugnano. Sono tanti anche quelli che vorrebbero poter contribuire a migliorare la propria città. Il progetto è quello di creare un laboratorio dove i giovani attivi e propositivi si incontrino magari con cadenza mensile per creare una piattaforma comune dalla quale usciranno idee e progetti, richieste e, perché no, gli amministratori di domani.
Poi prosegue descrivendo il programma di formazione politico amministrativa, il confronto con gli amministratori, le tavole rotonde, il think tank, eccetera.
Mi chiedo, cosa ne uscirà da questa iniziativa "giovane" che sembra la riproposizione quasi identica di un vecchio progetto "ideale" mai decollato? Non era forse meglio partire dai bisogni reali per immaginare nuovi mondi possibili e rimandare il "corso di formazione"?

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