Simona Mondani, cittadina padernese abitante in via Battisti, su Il Giorno di oggi ci racconta una storia degna di nota perché dimostra che in questo Paese, nonostante tutto, le istituzioni rappresentative funzionano e che il cittadino seguendo le normali procedure può chiedere ed avere udienza anche alle massime cariche dello Stato, quando chi le rappresenta interpreta correttamente il suo ruolo senza arroganza né cedimenti al populismo.
La storia è semplice e istruttiva: la nostra concittadina, trovandosi a Roma per altri motivi e volendo sapere se il Presidente della Repubblica, al quale i padernesi stanno mandando da mesi documenti e richieste di intervento sulla questione della Rho-Monza, stava seguendo il problema e come lo stava gestendo, ha bussato alle porte del Palazzo più alto della capitale, cioè al Quirinale, e ha toccato con mano con soddisfazione che anche quel palazzo è “casa nostra”.
“Sono stati gentilissimi – spiega Simona – ho aspettato pochi minuti e mi hanno accolta (ha parlato con il dott. Francesco Montefusco, Prefetto del Quirinale ndr), sapevano già tutto, avevano visto tutte le comunicazioni del Comitato, le lettere e il censimento. Hanno ribadito che purtroppo la Presidenza della Repubblica non può fare molto perché la materia non è di loro competenza, ma hanno chiesto al Prefetto di Milano di prendere contatto con il Comitato”. Cosa che è già avvenuta come testimoniano Ferruccio Porati e sua moglie Stefania che sono stati contattati nei giorni scorsi dalla prefettura milanese. Il Presidente Napolitano, dunque, ha la pratica Rho-Monza in evidenza e sta seguendo la lotta dei cittadini padernesi. E questa è una buona notizia che proietta una luce più chiara e positiva sul funzionamento della nostra democrazia.
A questo punto le prossime mosse da fare sono, secondo Simona Mondani, coinvolgere maggiormente i cittadini in questa lotta e soprattutto chiedere al sindaco di farsi carico di quest’opera di sensibilizzazione e mobilitazione della città. Le massime cariche dello Stato stanno rispondendo all'appello dei padernesi, dimostrando il loro rispetto formale e sostanziale dei diritti democratici dei cittadini. E' ora che anche gli enti locali, soprattutto quelli più vicini, facciano altrettanto.
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