Questo il messaggio che il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha rivolto agli iscritti dopo il voto di fiducia di oggi alla Camera con il quale Berlusconi, che aveva 100 voti di maggioranza, si è ridotto a resistere aggrappato a 3 miseri voti raccattati con enormi sforzi, anche economici. Un inglorioso tramonto sul quale risaltano grottesche le figure delle sue "ultime raffiche", dei suoi miracolati, quelli che gli hanno venduto l'anima in cambio di una poltrona di ministro che non avrebbero mai potuto nemmeno sognare. Gente come lo spiritato La Russa, che dopo il voto ha avuto il coraggio o l'incoscienza di affermare: "oggi il nostro governo è più forte".
Care democratiche, cari democratici, come saprete oggi c’è stato il voto sulla nostra mozione di sfiducia al governo Berlusconi. Il governo ha ottenuto 314 voti. 311 i voti a favore della sfiducia, 2 gli astenuti.
Abbiamo ottenuto il massimo in questo momento. E' un governo clinicamente morto che non può governare e credo che lo sappiano anche loro. Non hanno governato con 100 voti di scarto, non penso riescano a farlo con tre. Il Pd oggi ha fatto il suo dovere, con 206 deputati presenti e 206 voti favorevoli alla mozione di sfiducia al governo. Si è visto che in una maggioranza che si restringe e in un'opposizione che si allarga la centralità del Pd viene rafforzata. Abbiamo avuto un atteggiamento compatto, univoco e serio, e lo terremo nelle prossime settimane. Il Pd non si divide perché noi discutiamo all'aperto, ma nei momenti seri siamo uniti. Loro invece hanno dato una pessima prova, il Paese è disgustato. C'è una palese impossibilità a governare e dare risposte al Paese in un momento di gravissima tensione e di delicata situazione economica. Evidentemente si è verificata una vicenda totalmente scandalosa di compravendita di voti, che consegna al Paese un governo più debole e un'opposizione più ampia.Nel mio intervento alla Camera ho ribadito che oggi moderato è chi mantiene la famiglia con 1000 € e non chi porta i capitali all'estero o difende chi infrange le quote latte. Quando saremo al governo porremo rimedio ai danni prodotti da questo governo: evasione fiscale, poca crescita, aumento della spesa corrente, meno lavoro, meno attività per le nostre imprese. Non abbiamo paura delle elezioni perché dopo sedici anni questo paese non ne può più, ma certamente è il momento della responsabilità e di un governo di transizione. Cerchiamo assieme una strada nuova, perché fuori da qui c'è un Paese che vuole cambiare, che è stanco e vuole cambiare.
PS: vorrei ringraziare i tanti tra voi che hanno partecipato alla manifestazione di sabato scorso a Roma, a piazza San Giovanni. Su partitodemocratico.it potete leggere il testo del mio discorso.
Pier Luigi Bersani
Segretario Nazionale del Partito Democratico
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