sabato 18 dicembre 2010

Rho-Monza: Comune e cittadini devono agire insieme su più fronti

Ferruccio Porati, portavoce del Comitato per l'Interramento, mi ha inviato questo commento ai risultati della riunione che si è tenuta ieri in Comune sugli espropri, esprimendo una sua valutazione della strategia da portare avanti per vincere la battaglia.
Come sapete, ieri sera l'amministrazione padernese ha tenuto una riunione a tema per gli 85 espropriandi della prima ondata di lettere inviate ad inizio mese da Serravalle. In sala consiliare c'erano un centinaio di cittadini, di cui una parte erano diretti interessati dalle lettere di esproprio. Per l'amministrazione, presenti il Sindaco Alparone, il vice Bogani, la dirigente Rossetti ed il Presidente del consiglio comunale Papaleo.
La parte prettamente tecnica l'ha trattatala sig.ra Rossetti. Da un punto di vista dell'opportunità di iniziare un'azione di ricorso, anche da parte dell'Amministrazione, sono emersi elementi di tempistiche del tutto analoghi a quelli che avevamo già definito con la nostra analisi estiva, e cioè che allo stato attuale del progetto, ogni azione legale risulterebbe in una correzione gratuita dei difetti eventuali del progetto preliminare; il tutto sarebbe cioè a favore di Serravalle e co, niente a favore dei cittadini.
Al momento la cosa che risulta assolutamente stringente per gli espropriandi è la necessità di scrivere la lettera di risposta con le osservazioni richieste ed al riguardo la sig.ra Rossetti ha distribuito una lettera fac-simile con alcune indicazioni di massima. Il dirigente ha altresì detto che l'opera non è nel blocco della "legge obiettivo" (e questo è bene, almeno non ha le caratteristiche della cosa da farsi ad ogni costo, con tanto di legge dalla sua parte) e che le lettere, per motivi legati alla fase in cui si troverebbe oggi il progetto, non avrebbero nemmeno esser state spedite. E' stato richiesto agli scriventi le lettere di portarle anche in Comune in modo di poterne fare anche una delibera.

Ci è stato ribadito che il Comune ricorrerà (al momento giudicato opportuno dallo studio legale cui si affidano) al TAR. Ovviamente i cittadini faranno identica azione, che è in animo già da tempo. Bisognerà sapere per tempo quale la modalità, cioè se parallelamente o congiuntamente all'istanza del Comune, anche perchè vi sono diverse categorie di cittadini che sono impattate da quel progetto Rho-Monza. Vi sono diverse categorie di espropriandi e di tematiche; vi saranno coloro che vedranno l'ecomostro direttamente in casa; chi ne subirà gli effetti funesti in termini di tutti i tipi di inquinamento; chi solo limitatamente all'acustica; chi vedrà le proprie case non valere più nulla , ecc .ecc. Quindi è difficile pensare ad un unico soggetto legale che si occupi di tutto e di tutti. Bisognerà conoscere quale sarà la strategia del Comune, poi ognuno, ovviamente, è libero di decidere che strada seguire.
Alla fine degli interventi ho chiesto parola, rimarcando il fatto che i ricorsi al TAR potranno essere diversi in base alle specifiche tematiche dei cittadini, auspicabilmente tutti poi convergenti su un unico punto, in aula. Ho anche rimarcato il fatto che sarebbe importante che tutta la città potesse contribuire con donazioni volontarie a creare un fondo di sostegno alle cause dei cittadini, la cui trasparenza potrebbe essere garantita a proprio a livello comunale, a scanso di qualsiasi equivoco o dubbio nei potenziali donatori. Ho anche sostenuto le ragioni di una maggiore visibilità sulla home page del sito comunale, così come va ripetendo Giovanni Giuranna da più di un mese dal suo blog. Ho anche chiesto un incontro con il sindaco ed i cittadini, appena finita la fase di gestione di tutte queste lettere di esproprio, in modo da mettere sul tavolo proposte ed iniziative atte a migliorare l'informazione capillare sul tema e la ricerca di possibli soluzioni per il sostegno economico ai cittadini e quant'altro possa essere utile a finalizzare il discorso dell'interramento. I cittadini hanno capito che bisognerà affidarsi ad avvocati; qualcuno mi ha confidato che vorrebbe il proprio, appunto, in relazione alla specificità delle situazioni dei vari gruppi di persone.
Giudico positiva e doverosa l'iniziativa del Comune che era obbligato a dare una risposta ai cittadini fornendo indicazioni sulle possibili cose da fare insieme o singolarmente. Non è infatti, a mio avviso, la strategia migliore per vincere una battaglia così importante e complessa, far confluire in un'unica azione legale tutte le istanze dei cittadini perché queste prefigurano sia interessi che obiettivi diversi. Pertanto è auspicabile che singole persone e gruppi omogenei di proprietari di aree e titolari di immobili, portatori di ragioni diverse, portino avanti ognuno la sua azione legale per attaccare Serravalle su più fronti chiedendo al magistrato di esprimersi su quesiti diversi, con l'obiettivo comune di bloccare il progetto.

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