La regione italiana con il maggior numero di pendolari che prendono il treno è la Lombardia: 594.000 viaggiatori al giorno, il 22% di tutti i pendolari ferroviari del paese. E’ il dato che emerge da "Pendolaria 2010", il rapporto annuale di Legambiente sul settore che segnala una situazione di generale arretratezza. A partire dalle risorse investite nel trasporto pubblico.
La Lombardia è quarta nella classifica degli investimenti regionali con lo 0,43% di risorse rispetto al bilancio, superata da Campania (0,64%), Puglia e Toscana. Il rapporto è particolarmente critico nei confronti della nostra regione che negli ultimi anni ha fatto sì un importante investimento in nuovi treni, considerato però ancora insufficiente come risposta alla domanda. Se ai 594 viaggiatori che ogni giorno prendono il treno si aggiungono gli utenti delle autolinee, si arriva a oltre 950mila pendolari. Legambiente sottolinea che la Lombardia tra il 2003 e il 2010 ha investito 400 milioni di euro di risorse proprie in strade e autostrade, mentre gli investimenti in ferrovie sono stati 200 milioni, esattamente la metà.
Secondo Legambiente, la regione deve programmare investimenti adeguati per soddisfare la domanda di trasporto pubblico che da qui al 2020 si prevede raddoppierà, attraverso un piano che dia priorità all'ammodernamento di mezzi e infrastrutture, alla capillarità, all'aumento di frequenza, all'integrazione tariffaria. Il ritardo rispetto alle altre grandi regioni europee è sconfortante. Un confronto fra Milano e altre città di dimensioni simili, come Barcellona e Monaco di Baviera, indica che a disposizione dei milanesi ci sono 186 km di ferrovie suburbane e 3 linee della metropolitana, a Monaco i chilometri della rete ferroviaria suburbana sono 442 km e sono sei le linee metropolitane, a Barcellona ci sono 495 km di linee ferroviarie e 11 linee di metropolitana.
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