La notizia comparsa sui giornali del Veneto è una di quelle che mi riconciliano con la vita: la leggo e penso "grazie Signore, non siamo tutti diventati pazzi". A Padova il Comune ha fatto nei giorni scorsi la solita mostra open air di arte concettuale, cioè istallazioni incomprensibili ai più che vengono seminate in giro per la città al fine di far vivere le “opere d’arte” nella quotidianità, in mezzo alla gente. L'altro giorno due spazzini, trovandosi di fronte a una vecchia libreria sfondata di truciolare mal verniciato, semivuota e abbandonata su un marciapiede di periferia ,sospirando e maledicendo la maleducazione dei padovani (non siamo mica a Napoli..) la caricano sul loro camion e la portano diritta al forno inceneritore. Dura lex sed lex.
Non sospettavano i solerti operatori dell'igiene urbana che il rottame di libreria era invece un’opera "d’arte povera” (nella foto) dal nome allusivo di “Legg-io” che faceva parte della mostra “Artisti al muro”, titolo che è tutto un programma, ma che nessuno purtroppo mette in pratica. Il Comune avvertito dell’avvenuta distruzione del prezioso manufatto è corso subito ai ripari e ne ha fatto installare una copia (ne avevano evidentemente fatta più d'una), questa volta sistemandola a una certa altezza dal marciapiedi e segnalandola con un cartello visibile come “opera d’arte”. Errare è umano, ma perseverare….
Non sospettavano i solerti operatori dell'igiene urbana che il rottame di libreria era invece un’opera "d’arte povera” (nella foto) dal nome allusivo di “Legg-io” che faceva parte della mostra “Artisti al muro”, titolo che è tutto un programma, ma che nessuno purtroppo mette in pratica. Il Comune avvertito dell’avvenuta distruzione del prezioso manufatto è corso subito ai ripari e ne ha fatto installare una copia (ne avevano evidentemente fatta più d'una), questa volta sistemandola a una certa altezza dal marciapiedi e segnalandola con un cartello visibile come “opera d’arte”. Errare è umano, ma perseverare….
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