domenica 7 novembre 2010

Eureco: per Alparone le domande sono "polemiche politiche"

“Si parla di diossina, metalli pesanti, PCB, idrocarburi policiclici aromatici che sono in genere le sostanze maggiormente temute in incendi di questo tipo”. Così il dirigente dell’ARPA Lombardia, Giuseppe Sgorbati, ha dichiarato al TG3 di ieri sera, parlando delle sostanze che si pensa siano state diffuse dalla nube tossica uscita giovedì pomeriggio dalla Eureco di Palazzolo. “Ci vorranno ancora un paio di giorni per completare le analisi”.
E' ufficiale, diossina e PCB (il letale Policlorobifenile), sono probabilmente tra le sostanze sprigionate dall’incendio dell’azienda che ha ridotto in fin di vita quattro operai.  L’unica cosa che non si sa ancora è la quantità dei veleni che si sono sparsi nell’aria e sono ricaduti sui terreni circostanti, ma che di veleni si tratta è un dato acquisito.
A fronte di questo scenario è incredibile che l'amministrazione cittadina e il sindaco continuino  a raccontare che non c'è da preoccuparsi, che tutto era ed è in regola. Come giustamente ha notato Giovanni Giuranna sul suo blog, Alparone, sembra preoccupato soprattutto di difendere l'immagine della proprietà di Eureco. E' desolante leggere frasi come queste:  "Sono indignato che di fronte al dolore umano si faccia polemica politica. L'azienda era in regola ed era in possesso di tutti i regolari permessi per operare in sicurezza su questo sito", rilasciate al Corriere della Sera. Per lui chiedere conto di quanto accaduto al sig. Merlino, un personaggio tutt'altro che affidabile, che ha subito condanne per reati ambientali ed è attualmente imputato in un processo in corso, oltre ad essere indagato per lesioni colpose, significa "fare polemica politica"? Non crede Alparone che il suo dovere sia in primo luogo difendere la salute e la sicurezza dei suoi amministrati? Come si fa a non capire che se anche all'Eureco tutto risultasse formalmente in regola, è evidente che quella azienda, così com'è stata condotta, non è accettabile sul nostro territorio perché il suo "operare in sicurezza" riduce in fin di vita le persone? Ma che fiducia possono avere i padernesi in un sindaco che a fronte delle tante domande che giustamente i cittadini si fanno, risponde in questo modo?

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