L'apertura dello stato d’agitazione, indetto dalla RSU del Comune di Paderno Dugnano e da CGIL, CISL e UIL non ci lascia affatto stupiti. I tagli previsti dall'Amministrazione Comunale (80.000 euro in meno sul premio incentivante pari a circa 300 euro medi per lavoratore) sono il frutto delle scelte scriteriate e senza logica del duo Brunetta-Tremonti, di tutto il governo di destra, e dalla volontà di fare “cassa” sulle spalle dei dipendenti comunali.
Tutto ciò si somma al blocco del contratto nazionale, che significa niente aumenti salariali, almeno sino al 31 dicembre 2013 e che si affianca al blocco della sostituzione del personale, seppur non totale, col bel risultato di un aggravio del carico di lavoro per i dipendenti.
Crediamo che l'Amministrazione Comunale, partendo dal Sindaco Alparone, sin dall'inizio mandato, non si sia nemmeno posta la domanda e che nessuno sforzo sia stato fatto per ricercare le risorse per garantire il mantenimento del premio incentivante, in barba alla tanto sbandierata politica del merito.
Noi pensiamo che l'efficienza della pubblica amministrazione passi innanzitutto dal rispetto dei lavoratori, che non devono essere considerati meri e mal pagati esecutori, ma coloro che contribuiscono in modo fondamentale al buon funzionamento della macchina comunale.
Nell’esprimere innanzitutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà ai lavoratori dell’ente comunale, sollecitiamo il Sindaco e la Giunta a rispettare gli accordi in vigore in materia di contrattazione decentrata, ignorarlo o fare altre scelte, segnerebbe solo la volontà di scaricare le proprie inefficienze su chi quotidianamente, con il proprio lavoro, permette alla nostra collettività di avere servizi pubblici efficienti e al servizio dei cittadini.
Dobbiamo altresì evidenziare come “l’astro nascente Alparone”, nel quale diversi lavoratori vedevano il riferimento alla soluzione dei loro problemi, si stia rilevando sempre più, solo un “buco nero”, specie per le loro entrate.
Federazione della Sinistra Paderno Dugnano
Paderno Dugnano 23 novembre 2010
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